Imprinting
Imprinting
In inglese, letteralmente, impressione , stampa , impronta . Il termine è stato utilzzato per la prima volta in biologia da Konrad Lorenz alla fine degli anni Trenta per descrivere alcune osservazioni sul comportamento animale. Nel suo esperimento pi ù famoso, Lonrenz si propose come madre sostitutiva per delle piccole anatre nel momento della schiusa e si accorse che queste si attaccavano a lui esattamente come avrebbero fatto con la propria madre biologica. Con il termine i. Lorenz identific ò la forma di apprendimento rapida, istintiva e biologicamente programmata che si verifica nella prima fase dello sviluppo ontogenetico, definito periodo critico o sensibile, in cui i piccoli di alcune specie riconoscono e seguono (i. del seguire) i propri genitori oppure un loro surrogato (individui di un'altra specie o anche oggetti inanimati, ma in movimento), purch é cadano per primi nel loro campo visivo. I caratteri appresi in questo arco di tempo resteranno nella loro memoria in maniera irreversibile e duratura (imprinted): il tempo e le esperienze successive difficilmente riescono a cancellare l'acquisizione maturata nella fase sensibile e l'effetto non sempre si vede subito; infatti, gli animali possono servirsi delle conoscenze acquisite con l'i. anche molto tempo dopo la fase sensibile, quando sono gi à adulti. Tale apprendimento si verifica anche in altri animali, in particolare nei mammiferi, e la natura degli stimoli non è soltanto visiva, ma anche uditiva e olfattiva. Salendo dai livelli pi ù bassi a quelli pi ù alti della scala zoologica l'apprendimento per i. appare sempre meno marcato in relazione a patterns comunicativi e relazionali pi ù sofisticati e ad una maggiore disponibilit à e polivalenza delle forme di apprendimento. L'i. umano è, infatti, prevalentemente fondato sulla parola, che è il mezzo filogeneticamente pi ù evoluto per relazionarsi con il mondo circostante.