Hull, Clark L.

Hull, Clark L.
Psicologo statunitense (Akron, New York 1884 - New Haven Connecticut 1952). Insegnò psicometria all'Università del Winsconsin fino al 1929, poi ottenne la cattedra di psicologia a Yale. Teorizzatore del neobehaviorismo, indicò nella risposta condizionata il meccanismo base dell'apprendimento e degli altri processi mentali; adottò un metodo di ricerca rigorosamente ipotetico-deduttivo che gli consentisse di giungere a risultati quantitativi. La sua concezione della psicologia fu rigorosamente formale e articolata, infatti, su teoremi e corollari. (Fu contestata successivamente dal comportamentista Skinner). H. fu il primo ad elaborare dunque una teoria matematica dell'apprendimento che mettesse in relazione stimoli esterni e risposte comportamentali nello stesso modo formale in cui opera la geometria euclidea nel mettere in relazione punti, angoli e rette. Ma il programma di H. non ottenne i risultati sperati, perché la sua teoria ipotetico-deduttiva dell'apprendimento non fu mai collimante con i risultati sperimentali. Le opere più celebri relative a questo campo di indagine: Teorie matematico-deduttive della pratica dell'apprendimento: studio di metodologia scientifica (1940); Principi di comportamento (1943); Un sistema di comportamento (1952). H. si interessò anche di ipnosi (Ipnosi e suggestionabilità, 1933), considerando il processo ipnotico come una forma di apprendimento appreso che si conforma alle stesse leggi degli altri tipi di apprendimenti: ripetizioni di associazioni, condizionamento, formazione di abitudini, processi di abituazione e così via. In seguito il suo allievo Milton Erickson, altro pioniere nel campo dell'ipnosi, si trovò in disaccordo con H. rispetto all'approccio di base, ponendo l'accento sui processi interiori e soggettivi che operano nell'ipnosi, piuttosto che sui dati quantitativi e misurabili e sulle tecniche standardizzate di cui il suo maestro era fautore. H. continuò la sua strada con contributi notevoli alla teoria dell'apprendimento, mentre Erickson sarebbe diventata la figura a tutt'oggi più strettamente associata all'ipnosi clinica.