Es
Es
Una delle tre istanze psichiche distinte da Freud nella seconda topica. L'E. costituisce il polo pulsionale della personalit à, contiene le fantasie inconsce, in particolar modo i desideri e le pulsioni rimosse, nonch é le cariche energetiche non investite. Funziona secondo il modello di pensiero primario con meccanismi di condensazione e spostamento (nei quali le immagini tendono a fondersi e ciascuna pu ò facilmente sostituire e simboleggiare l'altra). Il termine è stato utilizzato per la prima volta da Groddeck, per il quale designava una forza ignota e incontrollabile dalla quale l'essere umano viene vissuto ; il pronome tedesco Es (cos ì come quello latino neutro Id) è stato ritenuto da Freud adatto a designare il carattere non soggettivo e impersonale dell'energia pulsionale. Storicamente, nella teoria freudiana l'E. è discendente dall'inconscio delineato nella prima topica; per tale motivo viene spesso identificato con l'inconscio. Tuttavia, mentre l'E. è una struttura, l'inconscio è una qualit à dello stato di coscienza. Dal punto di vista dello sviluppo, l'E. è anteriore all'Io: l'apparato psichico inizia come un E. indifferenziato, una parte del quale, a contatto con la realt à esterna, si sviluppa in un Io strutturato. Freud scrive dell'E. in L'Io e l'Es, del 1933: È la parte oscura, inaccessibile, della nostra personalit à; quel poco che ne sappiamo l'abbiamo appreso nel nostro studio sul lavoro del sogno e sulla costruzione dei sintomi nevrotici, e per la maggior parte è di carattere negativo e pu ò essere descritto solo come contrasto all'Io. Ci avviciniamo all'E. per mezzo di analogie: lo chiamiamo caos, un calderone pieno di ribollenti eccitazioni [...]. Esso è pieno di energia che gli giunge dagli istinti, ma non ha alcuna organizzazione; non produce alcuna volont à collettiva, ma solo una spinta ad ottenere la soddisfazione dei bisogni istintuali, soggetti all'osservanza del principio dei piacere . Dal punto di vista genetico, sia l'Io sia il Super Io sono differenziazioni dall'E.; dal punto di vista dinamico (cio è considerando le interazioni tra le strutture dell'apparato psichico), l'E. è un polo del conflitto con l'Io e il Super Io. L'energia utilizzata dalle altre istanze, in particolar modo dall'Io, è attinta da questo serbatoio comune che contiene pulsioni di vita e di morte, non solo pulsioni sessuali, come ipotizzato nella prima topica. Inoltre: L'Io non è nettamente separato dall'E., ma sconfina verso il basso fino a confluire con esso. Ma anche il rimosso confluisce nell'Es, di cui non è altro che una parte. Il rimosso è separato nettamente soltanto dall'Io, mediante le resistenze della rimozione: pu ò tuttavia comunicare con l'Io attraverso l'E. . L'importanza funzionale dell'Io è costituita dal fatto che esso controlla, normalmente, le vie della motilit à, per cui l'E. pu ò cercare i propri appagamenti solo attraverso l'Io. Tuttavia, la libert à che ha l'Io di resistere o cedere agli impulsi dell'E. è, sovente, solo apparente.