Disturbi psico-organici

Disturbi psico-organici
Espressione con cui si indicavano le turbe psichiche dovute a una sofferenza organica cerebrale certa, primitiva (traumi e insulti [tumori, ictus etc.] che colpiscono il cervello direttamente) o secondaria (come nelle malattie sistemiche), acuta o cronica. Contrapposti tradizionalmente ai disturbi detti funzionali, in cui non vi è una base organica generalmente accettata (ad es.: depressione, schizofrenia), non vengono più distinti dal DSM-IV-R poiché sarebbe come utilizzare il correlato biologico come elemento diversificante, quando in nessun disturbo psichico è possibile escludere l'esistenza di una base organica, anche se non sempre conosciuta. Inoltre, nonostante il cervello e la psiche siano sicuramente legati, non è sempre possibile comprendere perché una particolare lesione produca un peculiare stato mentale e, per quanto si correlino compromissioni psicologiche a lesioni cerebrali, i domini psicologici e neurali rimangono comunque separati. In contrapposizione con la tesi kraepeliniana, secondo la quale le psicosi somatiche potevano essere distinte in base all'agente causale, Bonhoeffer, utilizzando il termine esogeno, sosteneva che le affezioni organiche che compromettono il cervello non riconoscono quadri psicopatologici specifici, bensì reazioni uniformi, tra le quali sarebbe però possibile riconoscere: a) sindromi con alterazione dello stato di coscienza; b) sindromi di transizione o di passaggio che si manifestano in coincidenza della fase di sviluppo o di regressione di affezioni cerebro-organiche o tossiche e che presentano aspetti clinici polimorfi (quadri amnestici, allucinatori, disturbi dell'umore); c) sindromi irreversibili con sintomi di alterazione organica della personalità e di demenza. Bleuler ha separato i quadri psicopatologici connessi a una patologia organica in psicosindrome cerebrale diffusa, cerebrale focale, esogena acuta ed endocrina.
L'ICD-10 distingue grossolanamente tra: a) sindromi in cui le caratteristiche prevalenti sono rappresentate da disturbi delle funzioni cognitive, come la memoria, le capacità intellettive e quelle di apprendimento, oppure da disturbi del sensorio come i disturbi della coscienza e dell'attenzione. Sono compresi le demenze, la sindrome amnesica organica e il delirium. Nel DSM-IV-R trovano una collocazione autonoma nel capitolo intitolato Delirium, demenza, disturbi amnesici e altri disturbi cognitivi; b) sindromi in cui le manifestazioni prevalenti sono nell'area della percezione, del pensiero, dell'umore e delle emozioni o nelle caratteristiche globali della personalità e del comportamento. Vengono qui collocati l'allucinosi organica, la sindrome catatonica organica, la sindrome delirante organica, le sindromi affettive organiche, la sindrome ansiosa organica, la sindrome dissociativa organica, la sindrome cognitiva lieve, il disturbo di personalità organico, la sindrome postencefalitica e la sindrome postcommotiva. Nel DSM-IV-R, pur con denominazioni diverse, sono collocati nella sezione Disturbi mentali dovuti a una condizione medica generale, che comprende anche disturbo del sonno e disfunzione sessuale dovuti a condizione medica generale. L'alcolismo e le tossicodipendenze, e i disturbi correlati, che nella logica classificatoria possono essere considerati ugualmente psico-organici, trovano diversa collocazione. Nel DSM-III tutti i disturbi sopra elencati erano classificati in un capitolo intitolato Disturbi organici. Pur collocato a parte nelle classificazioni internazionali anche il ritardo, o insufficienza mentale, è tradizionalmente compreso tra i disturbi psico-organici. Si distinguono in questo gruppo sindromi dovute ad aberrazioni cromosomiche (sindrome di Down, di Klinefelter, di Turner), dovute a deficienze specifiche di geni (sclerosi tuberosa, neurofibromatosi, fenilchetonuria, malattia di Menkes, malattia di Hartnup, malattia di Wilson), le malattie da alterazione del metabolismo lipidico, la galattosemia, le anomalie craniche familiari, le insufficienze mentali da fattori estrinseci (infezione luetica, rosolia etc.). Sono ancora classificabili nei d.p. i disturbi psichici del post-partum e i disturbi psichici nell'epilessia.