Dissociazione

Dissociazione
Termine riferibile a diversi concetti psichiatrici. La dissociazione del pensiero è un disturbo psicopatologico della forma del pensiero, in cui vi è perdita dei nessi associativi comunemente presenti tra le idee. Il pensiero diviene frammentario, bizzarro, sconclusionato. Tale disturbo è riferibile all'area psicotica, tipicamente schizofrenia e mania. La d. è, diversamente dal concetto precedente, anche un disturbo della coscienza presente in diverse condizioni: fisiologiche, nei comuni sentimenti transitori di estraneità o di comportamenti automatici, quali ad esempio l'alterazione della coscienza presente durante la guida di un'autovettura su un lungo percorso, soprattutto se ripetitivo; in corso di ipnositerapia; psicopatologiche (in genere nell'isteria). In quest'ultima accezione, la d. svolge la funzione di un meccanismo di difesa che protegge l'individuo da un evento traumatico, di solito di natura reale. Nella d. si verrebbe a creare una scissione verticale (a differenza della rimozione, che opera una scissione orizzontale), così che i contenuti mentali esistono in una serie di coscienze parallele. I ricordi del Sé traumatizzato devono infatti essere dissociati perché non possono coesistere con il Sé della vita quotidiana che appare in possesso del pieno controllo.