Colloquio

Colloquio
In quanto modalità di osservazione e di studio del comportamento umano, il c. è uno strumento fondamentale dello psicologo clinico, sia nella fase di valutazione del paziente sia in quella di terapia vera e propria. Nel primo caso costituisce il mezzo basilare per una diagnosi della personalità; nel caso della terapia il c. è l'unico modo di procedere, a prescindere dalla scuola di formazione dello psicologo. Nell'ambito della psicologia clinica, due sono gli obiettivi principali del c.:
1) raccogliere dei dati sufficienti ad avere un quadro della situazione tale da permettere la formulazione di una diagnosi corretta;
2) consentire al soggetto di analizzarsi per fare una scelta di comportamento adeguata alle proprie esigenze.
Per Sullivan il c. clinico consiste in una situazione in cui la comunicazione avviene tra due persone che s'incontrano, più o meno volontariamente, sulla base di un rapporto esperto-cliente. Lo scopo è quello di chiarire il modo caratteristico di vivere della persona in esame, dalla cui chiarificazione si attende un beneficio. Nel c. non hanno tanta importanza gli avvenimenti come sono in realtà, ma piuttosto come questi vengono filtrati e vissuti dal paziente. I dati di valutazione ottenuti nel c. si basano non solo su quanto dichiara il paziente stesso, ma anche su tutti quegli elementi prossemici ed extraverbali che sono indizi di indubbia rilevanza ai fini della comprensione del paziente. Lo psicologo fa sì che durante il c. le difese vengano abbassate e che la persona riesca a mettersi a nudo senza remore. Il c., ovviamente, non è uno strumento di precisione come tanti altri della psicologia sperimentale: la persona, trovandosi in una condizione inusuale può apparire più aggressiva o più inibita del solito, perciò occorre che lo psicologo abbia un addestramento particolare. Il c. può assumere diverse forme, a seconda delle situazioni, delle persone e degli obiettivi che si prefigge. Il c. diagnostico (o profondo) ha come obiettivo il raggiungimento di una diagnosi della personalità del paziente con l'ausilio di tecniche di valutazione standardizzata, test o reattivi mentali, costituiti da una serie di prove selezionate dopo studi di validazione su determinati campioni di popolazione. S'incentra soprattutto sulla raccolta di quante più informazioni possibili sul paziente da parte del terapeuta. Il c. terapeutico assume la forma di un'intervista aperta che trae origine da un contesto motivazionale specifico contenente, in genere, una richiesta di aiuto al terapeuta. In questo tipo di c. è fondamentale la neutralità del terapeuta, da intendersi come capacità dello psicologo di favorire il processo di conoscenza dell'altro sacrificando i suoi ricordi o desideri personali. Ma naturalmente la personalità del terapeuta assume un ruolo fondamentale nel rapporto terapeutico, perché è lui che deve guidare il gioco.