Clima organizzativo
Clima organizzativo
Espressione con cui viene identificato uno dei costrutti pi ù affascinanti e dibattuti nell'ambito della psicologia delle organizzazioni. Il c.o. costituisce un buon esempio di analisi che tenta di superare la visione dell'organizzazione come realt à strutturale focalizzando l'attenzione sulla rilevanza di variabili di tipo psicologico. La ricca letteratura prodotta sul tema a partire dagli anni Sessanta individua quattro approcci utilizzati per chiarire il significato del costrutto di c.o.: l'approccio strutturale, l'approccio percettivo, l'approccio interazionista e l'approccio culturale. L'approccio strutturale coincide con i contributi di Forehand e Gilmer e di Litwin e Stringer, che per primi forniscono una definizione del costrutto. Il c.o., per gli autori, è un set di caratteristiche relativamente stabili nel tempo che consentono di descrivere un'organizzazione in maniera distintiva rispetto ad altre. Pertanto, nella prospettiva strutturale il clima è una manifestazione oggettiva della struttura organizzativa, in grado di influenzare il comportamento degli individui che ne fanno parte. Diversamente, l'approccio percettivo, che coincide con i lavori di Schneider e Bartlett e Schneider e Hall, definisce il clima come una caratteristica delle organizzazioni, la quale si riflette nelle descrizioni che i membri danno delle pratiche, delle politiche e delle condizioni esistenti nell'ambiente di lavoro. In questa accezione, il clima non è pi ù una variabile oggettiva ma piuttosto risulta essere il prodotto di rappresentazioni cognitive, psicologicamente significative, delle varie situazioni. La visione eccessivamente soggettiva e individuale del clima proposta dall'approccio percettivo viene messa in discussione dall'approccio interazionista che, invece, definisce il clima come una rappresentazione astratta creata dall'interazione tra i membri del gruppo. In tal senso, il clima è l'esito dell'interazione tra differenti le rappresentazioni delle situazioni organizzative di cui sono portatori i membri dell'organizzazione e le caratteristiche oggettive dei contesti. Di conseguenza, attraverso le pratiche comunicative e lo scambio reciproco il clima viene continuamente rimodellato nel tentativo di attribuire senso agli stimoli esterni. Infine, l'approccio culturale spiega il c.o. spostando il focus dall'individuo al gruppo e ponendo in evidenza il ruolo strategico giocato dalla cultura organizzativa. Quest'ultima è intesa come l'insieme dei valori, delle norme, degli artefatti e degli assunti taciti che caratterizzano un'organizzazione. Pertanto, il clima è inteso come una manifestazione operativa della cultura, essendo il primo una variabile micro di tipo individuale relativamente stabile nel tempo e la seconda una variabile macro o di sistema estremamente stabile.