Carenza

Carenza
Assenza o insufficienza di alimenti biologici (malnutrizione) e psicologici (carenza affettiva) indispensabili allo sviluppo armonioso dell'essere umano o animale. La malnutrizione può avere un effetto disastroso sul sistema nervoso centrale, soprattutto se avviene nelle prime fasi dello sviluppo. Durante il periodo prenatale, la malnutrizione disturba la divisione cellulare, mentre nel primo anno di vita frena la moltiplicazione cellulare e impaccia la loro normale crescita. In entrambe le situazioni il danno causato è irreversibile e, se un bambino è stato malnutrito prima della nascita o durante i suoi primi anni, può presentarsi il rischio di avere l'80% di un cervello normale. Se la malnutrizione avviene dopo i primi anni di vita, può verificarsi un impedimento temporaneo della normale attività delle cellule nervose, sino al momento in cui l'alimentazione non torna alla sua normalità. La carenza affettiva è determinata da una privazione della presenza della madre o di una figura materna sostitutiva per parecchi mesi. Se tale c. sopraggiunge durante il secondo semestre del primo anno di vita, in un bambino che fino ad allora aveva goduto di buone relazioni con la madre, può verificarsi l'insorgere di una vera patologia. Una privazione di una durata inferiore ai tre mesi può determinare una depressione anaclitica, mentre una privazione lunga anche l'ospedalizzazione. Un altro tipo di c. è quella dell'informazione, ovvero una restrizione più o meno duratura e importante dell'uso di una modalità sensoriale o di un'attività motoria. La conseguenza di una privazione selettiva dell'informazione è stata studiata in animali come il gatto e la scimmia, durante i loro periodi di crescita. La privazione della vista durante qualche giorno, alla fine del terzo mese di vita di un gattino, ha degli effetti drammatici e duraturi sullo sviluppo delle cellule recettive della vista e sulla percezione delle forme.