Binet, Alfred

Binet, Alfred
(Nizza, 1857 - Parigi, 1911). Fonda il primo laboratorio psicologico francese presso la Sorbona, di cui è direttore dal 1895 fino al 1911. Il suo contributo maggiore è legato allo studio dei test mentali e allo sviluppo della psicologia differenziale. In un lavoro del 1895 condotto insieme a Henry, La psychologie individuelle, pone le basi per lo sviluppo di questo ambito della ricerca psicologica. La psicologia differenziale consiste, secondo B., nello studio della natura e della grandezza delle differenze individuali dei processi psicologici e nella scoperta e classificazione dei tratti di personalità. In un primo momento le sue ricerche ricalcano gli studi sulla craniometria di Broca, ma successivamente, abbandonando l'ipotesi di una relazione incontestabile tra capacità cranica e intelligenza, B. afferma che l'intelligenza non costituisce un'entità statica e immutabile ma è soggetta a notevoli modificazioni. Nel 1905 viene incaricato insieme a Simon dal Ministero della pubblica Istruzione Francese di individuare un metodo per la valutazione dei soggetti con deficit mentali nelle scuole, allo scopo di creare classi differenziali che potessero aiutarli a superare l'handicap. Propone una scala di valutazione dell'intelligenza che, se in seguito superata poiché incentrata sullo studio delle capacità scolastiche, è stata però il fondamento di scale successive, in particolare della WAIS e del WISC di Wechsler. Con questo test, B. introduce il concetto di età mentale che consente, individuate le età mentali medie, di scoprire quanto le capacità di un singolo bambino coincidano con la media della sua classe d'età. Le teorie di B. sull'intelligenza, fondate sull'ipotesi di un'intelligenza di base cui l'istruzione può apportare sostanziali contributi, sono state spesso fraintese. In particolare il suo concetto di intelligenza è semplicisticamente legato a quello dell'ereditarietà e il quoziente di intelligenza è un'entità chiamata intelligenza.