Attività/Passività

Attività/Passività
Coppia di opposti che, in psicoanalisi e in antropologia sociale, è stata giocata sul registro maschile-femminile nei seguenti termini:
1) Psicoanalisi. Freud considera l'a. e la p. come due modalità della vita pulsionale che si manifestano nelle polarità aggressione-sottomissione, sadismo-masochismo, maschile-femminile. Secondo Freud, nella fase preedipica dello sviluppo, i bambini e le bambine hanno mete pulsionali attive e passive a livello orale, anale e fallico. Nella pubertà invece la polarità a.-p. coincide definitivamente con la polarità maschile-femminile. Sempre per Freud vi sono parecchi casi di adulti nei quali si trovano deviazioni per quanto riguarda sia l'oggetto sia la meta sessuale prevalente, per cui non c'è una piena corrispondenza tra a.-p. e maschile-femminile, ma in base alla meta e all'oggetto pulsionale abbiamo: omosessuali attivi, omosessuali passivi, eterosessuali attivi ed eterosessuali passivi.
2) Antropologia sociale. In ambito antropologico si tende a sottolineare che la distinzione maschile-femminile ha giocato un ruolo sociale notevole come principio d'ordine intorno a cui si organizzarono le prime culture primitive che non conoscevano alcuna forma di lavoro cui partecipassero insieme uomini e donne. In questo modo l'opposizione sessuale diventa opposizione dello spazio e del tempo vissuti rispettivamente dall'uomo e dalla donna. Ne consegue che la differenza sessuale, se da un lato è la causa della riproduzione della specie, dall'altro è l'effetto della produzione sociale.