Astrazione

Astrazione
Procedimento avviato in sede filosofica per pervenire a concetti universali a partire da oggetti individuali, a prescindere dalle loro caratteristiche concrete spaziali e temporali. Tale termine è utilizzato principalmente in filosofia e psicologia.
1) Filosofia. Secondo Aristotele l'a. è opera dell'intelletto, che, ricevute le immagini delle cose, prescinde dalle loro connotazioni sensibili per giungere alla loro essenza intelligibile e universale. Successivamente Locke sviluppa, rispetto ad Aristotele, la tesi opposta secondo cui l'a. è una nominazione convenzionale per determinare un rappresentante degli oggetti particolari. Kant, invece, intende per a. il procedimento che isola gli elementi a priori della conoscenza dal loro contenuto, allo scopo di costruire un'esperienza oggettiva che prescinda dai tratti psicologici che non consentono di uscire dalla soggettività individuale.
2) Psicologia. In questo ambito l'a. è stata studiata da diversi autori. Goldstein e Scheerer hanno proceduto all'individuazione dell'atteggiamento astratto definito da queste caratteristiche: assunzione volontaria di un punto di vista, spostamento spontaneo da un punto all'altro della situazione, capacità di tener presenti i vari aspetti di una tonalità afferrandone i punti essenziali, dividendola in settori ed evidenziandone le parti in comune. Nell'ambito dell'epistemologia genetica Piaget definisce l'a. come quel processo che conduce alla formazione delle idee, distinguendo inoltre: un'a. generalizzante, in cui si evidenziano i caratteri essenziali delle cose e le loro relazioni che consentono la costruzione delle classi; un'a. isolante, che conferisce un carattere autonomo alle proprietà e alle relazioni astratte; un'a. idealizzante, che costruisce i modelli ideali.