Apprendimento

Apprendimento
La modificazione durevole del comportamento in seguito a ripetute esperienze. Le teorie sull'a. distinguono: a) un a. associativo, fondato sulla relazione stimolo-risposta che provoca il formarsi di abitudini. Nel condizionamento classico, ad esempio, l'a. è considerato il risultato della contiguità di eventi ambientali: quando più eventi si verifichino in modo sincrono, tanto più vi sarà la tendenza ad associarli. Nel modello di condizionamento operante l'apprendimento è considerato il prodotto delle proprie azioni e del loro effetto sull'ambiente circostante; b) un a. cognitivo o complesso, quando il ruolo della percezione e della conoscenza è maggiore e la comprensione non avviene per somma di attività frammentarie, ma implica il cogliere le relazioni essenziali e il significato dell'esperienza. La teoria dell'a. sociale incorpora sia il modello di apprendimento classico sia quello operante, ma considera l'importanza di una reciproca interazione fra il soggetto e l'ambiente che lo circonda. I processi cognitivi sono considerati importanti fattori di modulazione delle risposte individuali agli eventi ambientali. Gli aspetti neurofisiologici dell'apprendimento vennero per la prima volta studiati da Hull, il quale sviluppò una teoria basata sulla riduzione degli impulsi: nel SNC le connessioni neurofisiologiche sono stabilite riducendo l'intensità di un impulso (ad es., riduzione della fame con assunzione di cibo). Uno stimolo esterno attiva un sistema efferente e induce un impulso motorio. La connessione critica è tra lo stimolo e la risposta motoria, che è una reazione neurofisiologica che conduce a ciò che Hull chiamò un'abitudine. Le abitudini sono rafforzate quando una risposta porta a un'ulteriore riduzione del desiderio associato all'insorgenza di un bisogno. Esplorando il cervello umano, ricercatori come Broca e Wernicke identificarono aree specifiche del cervello coinvolte nello sviluppo e nel mantenimento della funzione del linguaggio. Stimolando elettricamente determinate aree del cervello, venivano ottenute nei pazienti vivide raffigurazioni mentali. Inoltre, negli animali, lesioni del nucleo dell'amigdala interferivano con l'a. Nello studio sulla chiocciola di mare Aplysia, Kandel dimostrò come possano verificarsi semplici forme di a. quali l'assuefazione e la sensibilizzazione. Il comportamento specifico studiato è un riflesso difensivo che comporta il ritiro del sifone della lumaca quando l'animale viene toccato. Se toccata ripetutamente, la lumaca si assuefa e impara a non ritrarre il sifone. L'assuefazione porta l'organismo a smettere di rispondere in modo riflesso in reazione al ripetersi di uno stimolo. Si può anche sensibilizzare l'Aplysia: ossia, si può rendere più sensibile una risposta riflessa in modo tale che uno stimolo subliminale provochi una risposta. Pertanto, se la lumaca riceve un forte stimolo (ad es., uno shock elettrico) si sensibilizza; in seguito, anche una stimolazione subliminale spinge l'animale a ritrarre branchia e sifone. Il lavoro sperimentale condotto sull'Aplysia ha, inoltre, dimostrato che i processi di assuefazione e sensibilizzazione si sviluppano in periodi diversi (l'assuefazione precede la sensibilizzazione).