Ansia di separazione

Ansia di separazione [disturbo da]
Un certo grado di a. nel momento di separarsi da persone significative è un fenomeno atteso nello sviluppo del bambino normale. Qualora l'a. sia inappropriata rispetto all'età ed eccessiva nei confronti della figura principale di attaccamento si configura un disturbo. Questo disturbo è più frequente nell'infanzia e si manifesta in eguale misura nei maschi e nelle femmine, con una prevalenza del 3% nei bambini in età scolare e dell'1% tra gli adolescenti. Dal punto di vista psicosociale, il disturbo si caratterizza per una paura abnorme di perdere la madre, con disconoscimento di tale paura e proiezione della rabbia sull'ambiente, che diviene quindi minaccioso. Dal punto di vista dell'apprendimento, l'a. fobica può essere comunicata dai genitori ai bambini per copia diretta; inoltre, l'iperprotezione o l'esagerazione dei pericoli da parte dei genitori esercita un apprendimento dell'a. L'intensità della manifestazione dell'a. si basa anche su fattori genetici. La diagnosi, secondo il DSM-IV-R, viene formulata in base alla presenza di a. inappropriata ed eccessiva rispetto al livello di sviluppo; abitualmente risulta in rapporto alla separazione da casa o da coloro cui il soggetto è attaccato, come evidenziato da diversi sintomi quali disagio ricorrente o eccessivo quando avviene la separazione da casa o dalle principali figure di attaccamento; preoccupazione persistente ed eccessiva per la perdita delle principali figure di attaccamento o alla possibilità che accada loro qualcosa di dannoso; persistente ed eccessiva preoccupazione relativa al fatto che un evento traumatico (ad es., rapimento) comporti la separazione dalle principali figure di attaccamento; riluttanza ad andare a scuola per la paura della separazione; persistente paura o riluttanza a stare da solo senza le principali figure di attaccamento; incubi sul tema della separazione; lamentele o sintomi fisici in vista di una separazione. Tali sintomi sono presenti per almeno 1 mese, con esordio prima dei 18 anni, con un'alterazione del funzionamento sociale, scolastico o lavorativo e nella forma pura deve risultare assente un altro disturbo psichiatrico. La prognosi è migliore per l'esordio infantile. Molti soggetti portatori di agorafobia in età adulta presentano in anamnesi un disturbo d'a. di separazione. Il trattamento è multimodale, con psicoterapia individuale, educazione della famiglia e psicoterapia familiare. Tra i farmaci è stato proposto l'utilizzo di antidepressivi.