Anomia

Anomia
Deficit nella denominazione degli oggetti. Un certo grado di a. è sempre presente nel disturbo afasico. Le difficoltà espressive e recettive sono poche, il paziente è in grado di ripetere una parola pronunciata, ma è incapace di denominare gli oggetti, fa lunghe pause nel tentativo di ricercare il termine significativo, utilizza circonlocuzioni e sostituzioni terminologiche, gesti e frasi che possano comunicarne il significato. È conservata la capacità di denominare le lettere, le cifre e qualsiasi materiale verbale scritto. È solitamente causata da lesioni che interessano la porzione basale profonda del lobo temporale, posizione di interruzione delle connessioni tra aree del linguaggio e aree ippocampali legate all'apprendimento e alla memoria. Cause principali delle lesioni sono rappresentate da masse occupanti spazio, oppure da occlusioni dell'arteria cerebrale posteriore. Il lobo frontale è implicato quando l'a. è il sintomo di un'afasia transcorticale motoria e il giro angolare quando è associata alla sindrome di Gerstmann. L'a. può costituire una precoce manifestazione della sindrome di Alzheimer o di stati confusionali dovuti a malattie metaboliche o infettive; in tali casi, non ha valore localizzatorio oppure può essere ancora la manifestazione residua di un'afasia di Wernicke, da un'afasia di conduzione o transcorticale.