Ambivalenza

Ambivalenza
Termine proposto da Bleuler (1910) per denotare uno dei sintomi primari della schizofrenia, e cioè la presenza simultanea nel soggetto di sentimenti provvisti di cariche affettive contrapposte (amore-odio) nei confronti di un determinato oggetto o situazione. Tale definizione è stata ripresa dalla psicoanalisi, soprattutto in merito al problema della conflittualità difensiva, fino agli ultimi studi di Freud in cui si ipotizza un vero e proprio dualismo pulsionale: istinto di morte e istinto di vita. Dal conflitto pulsionale di amore-odio, che caratterizza il complesso edipico, nascono alcuni sintomi nevrotici come tentativi di apportare una soluzione, come ad esempio la fobia che sposta l'odio su un oggetto sostitutivo, e la nevrosi ossessiva che rimuove l'impulso ostile rafforzando il moto libidico sottoforma di formazione reattiva. Il concetto di a. è stato adottato anche da Klein nell'accezione di aspetto essenziale di ogni pulsione istintuale: l'attrazione per l'oggetto non può essere disgiunta dal desiderio di distruggerlo.