Alexitimia

Alexitimia
Il termine (a-lexis e thimos), introdotto da Sifneos nel 1972, etimologicamente significa mancanza di parole per le emozioni. Il concetto di a., sviluppato non in modo speculativo, ma partendo da osservazioni cliniche su pazienti affetti da disturbi psicosomatici e poi prendendo in esame altre categorie, si configura come un costrutto psicologico, uno stile di vita affettivo-cognitivo caratterizzato da: 1) riduzione o assenza di pensiero simbolico con pensiero centrato sulla realtà esterna e poco introspettivo; 2) povertà di vita fantastica; 3) difficoltà nella distinzione delle emozioni dalle sensazioni somatiche; 4) difficoltà nell'identificazione e nella comunicazione dei propri sentimenti; 5) frequente tendenza a lamentare sintomi fisici, nella maggior parte dei casi di natura funzionale e poco responsivi alle terapie mediche standard. Il soggetto che presenta coartazione emotiva può presentarsi fisicamente come irrigidito, con riduzione della mimica facciale e a livello interpersonale appare poco empatico. Le caratteristiche alexitimiche inizialmente descritte in pazienti psicosomatici risultano in realtà rilevabili nelle seguenti categorie: ipocondria, disturbo da dolore somatoforme, disturbo da uso di sostanze, disturbo post-traumatico da stress, anoressia nervosa, parafilie. Attualmente, accanto a chi tende ad accantonare il concetto di a. perché difficilmente riconoscibile come unitario, il dibattito è incentrato sull'esistenza di un'a. di tratto e di un'a. di stato, cui tutti gli individui potrebbero regredire in particolari condizioni e momenti della vita.