Agnosia
Agnosia
Dal greco a-ghignosko (non-conosco), indica il disturbo caratterizzato dalla incapacit à di riconoscere e identificare gli oggetti, non spiegabile con deficit sensoriali o della funzione generale della psiche. Il riconoscimento degli oggetti avviene, di norma, mediante una serie di operazioni psicosensoriali che schematicamente si possono ricondurre a due processi fondamentali: il primo attraverso il quale si riconoscono le propriet à fisiche degli oggetti; l'altro, di carattere psichico, attraverso il quale si acquistano e si riconoscono la nozione e il significato dell'oggetto in esame. Il paziente agnosico, invece, pu ò essere in grado di descrivere le qualit à elementari degli oggetti che vengono elencate correttamente ma non arriva ad un riconoscimento con il corretto legame tra il nome e l'oggetto. L'a. compare in presenza di lesioni che interessano le zone associative temporo-parieto-occipitali di entrambi gli emisferi. Le forme di a. sono tante quante sono le sensorialit à; tuttavia vengono prese in considerazione solo l'a. tattile, ottica e acustica. L'a. tattile (o astereognosia) consiste nell'incapacit à di riconoscere attraverso la palpazione ad occhi chiusi un oggetto. L'a. ottica si distingue in agnosia per i colori, le fisionomie (prosopagnosia), le figure e gli oggetti. L'a. uditiva è da intendersi come un mancato riconoscimento di rumori o suoni non verbali. Un'altra forma di a. è quella spaziale, che indica una serie di alterazioni del comportamento che hanno in comune una difettosa esplorazione, percezione, ricostruzione o memoria del modo in cui sono orientate le cose nello spazio.