Afasia

Afasia
Dal greco a-fasis (non-(assenza) parola), il termine indica l'incapacità di convertire compiutamente il pensiero in parole (espressione) o le parole in pensiero (comprensione) in seguito a danni di particolari zone del SNC, spesso di aree corticali dell'emisfero dominante. Accanto alle difficoltà di emissione e di comprensione del linguaggio parlato sono in parte interessate anche altre facoltà cognitive e intellettive, con possibilità di alessia e agrafia. Il numero di aree corticali coinvolte e le connessioni tra le stesse sono molteplici rispetto alle prime descrizioni di Wernicke-Geschwind. Le classificazioni proposte non sono universalmente accettate. Si possono distinguere 7 tipi di a., benché spesso la sintomatologia non rispecchi una precisa categoria in quanto le aree corticali lese non corrispondono sempre alle aree funzionali.
1) Afasia di Wernicke. La lesione interessa l'area 22 di Brodmann, ma spesso anche la 39, la 40 e la 37. Viene compromessa la comprensione del linguaggio sia scritto sia parlato, con incapacità di ripetere e di denominare gli oggetti, mentre la parola è fluente. Sono presenti parafasie e neologismi che riguardano le parti fondamentali del lessico, specialmente i sostantivi, e il paziente non è consapevole del deficit. Concomitano disturbi della lettura e della scrittura.
2) Afasia di Broca. È conservata la capacità di comprensione della parola scritta e parlata, ma l'emissione verbale non è fluente, con alterazioni che vanno dal mutismo quasi completo a un linguaggio rallentato e incerto con utilizzo di poche parole chiave. Sono interessate le aree 44 e 45 e, nei casi più gravi, anche le regioni premotorie e prefrontali circostanti (aree 6, 8, 9, 10, 46). Concomitano spesso emiparesi destra ed emianopsia omoma per la vicinanza delle aree alla corteccia motoria e alla capsula interna.
3) Afasia di conduzione. È compromesso il fascicolo arcuato che connette l'area di Broca con quella di Wernicke, generalmente in seguito a lesioni del giro sopramarginale del lobo parietale e della superficie postero-superiore del lobo temporale sinistro. La comprensione è conservata, il linguaggio è fluente ma sono presenti parafasie. Alterata risulta la capacità di ripetere parole o frasi, così come la capacità di denominare oggetti.
4) Afasia anomica. Difficoltà nel reperire le parole esatte. La lesione è, di solito, localizzata sulla superficie posteriore del lobo temporale inferiore sinistro.
5) Afasia globale. I pazienti non sono in grado di comprendere né di parlare, leggere, scrivere, ripetere parole o denominare oggetti. È spesso coinvolta l'intera regione perisilviana, con compromissione dell'area di Broca e di Wernicke e del fascicolo arcuato. Spesso sono presenti emiplegia destra, deficit sensitivo dell'emisoma destro ed emianopsia omonima destra.
6) Afasie transcorticali. I pazienti conservano la capacità di ripetere il linguaggio parlato e le lesioni sono localizzate in una zona nota come dello spartiacque, punto di giunzione dei territori di irrorazione delle arterie cerebrale media, anteriore e posteriore. Nell'a. transcorticale motoria si interrompono le connessioni tra l'area di Broca e l'area motrice supplementare. Il discorso non è fluente, mentre la capacità di comprendere è mantenuta, così come la lettura. Possono essere presenti alterazioni della scrittura. Nell'a. transcorticale sensoriale si ha un'interruzione delle connessioni tra l'area di Wernicke e l'area associativa parieto-temporale posteriore. Il discorso è fluente, mentre è alterata la comprensione, con difficoltà nel ricordarsi il significato delle parole e dei gesti. Il paziente non legge e non scrive. Più rara l'a. transcorticale mista, con perdita di ogni facoltà di linguaggio, presente solo ecolalia.
7) Afasia subcorticale. Lesioni del nucleo caudato e del putamen di sinistra determinano transitoria a. fluente, caratterizzata dall'uso di neologismi; le lesioni talamiche danno transitorie a. simili a quelle transcorticali. Nell'infanzia e nell'età giovanile le cause più frequenti di a. sono traumatiche, infiammatorie e tumorali; nell'età adulta e avanzata prevalgono tra le cause le lesioni vascolari, con occlusione embolica o trombotica dell'arteria cerebrale media (a. globale) o dei suoi rami (a. selettive). Le a. transcorticali compaiono elettivamente negli infarti detti degli ultimi prati, per cadute pressorie o anossie sistemiche. Gli episodi transitori di a. rappresentano una delle manifestazioni dei TIA carotidei. I test di valutazione del linguaggio più utilizzati e utili per seguire il recupero funzionale del paziente sono il CADL (Communicative Abilities in Daily Life), il Token Test, il MAE (Multilingual Aphasia Examination), il BDAE (Boston Diagnostic Aphasia Examination), l'AAT (Aachener Aphasie Test) e l'Esame del Linguaggio II (di Ciurli, Malangolo e Basso).