UEO
UEO [Unione dell’Europa Occidentale] art. 17 Trattato sull’Unione europea
[4, rue de la Régence, B-1000, Bruxelles; tel.: (2) 5004455; fax: (2) 5113519 - internet: www.weu.int]
L’Unione dell’Europa Occidentale è un’organizzazione internazionale (v.) volta al coordinamento della politica difensiva degli Stati membri, promuovendone l’integrazione in campo militare e la collaborazione in quello economico e sociale.
L’UEO fu istituita a Parigi nel 1954 (v. Trattato di Bruxelles) come struttura militare di raccordo tra Belgio, Olanda, Lussemburgo, Gran Bretagna, Francia, Italia e Repubblica federale tedesca; il suo scopo principale era non solo contrastare un’eventuale rinascita militare tedesca, ma anche difendersi da un possibile attacco da parte dei paesi del blocco sovietico.
In realtà il compito di difendere i paesi dell’Europa occidentale era affidato alla NATO (v.), ma in ambito europeo era avvertita la necessità di creare una struttura militare difensiva autonoma. Un primo tentativo di realizzare tale obiettivo fu la firma del trattato istitutivo della Comunità europea di difesa (v. CED), che fallì per la mancata ratifica francese.
Con il Trattato di Maastricht, prima, e con quello di Amsterdam, poi, è stata rilanciata l’idea di una cooperazione europea per la realizzazione di una identità europea in materia di sicurezza e di difesa (v.), quale pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica, da attuarsi progressivamente attraverso l’UEO: in sostanza quest’ultima avrebbe posto in essere azioni volte alla realizzazione di decisioni prese dall’Unione in conformità delle posizioni adottate in seno all’Alleanza. In quest’ottica l’UEO dovrebbe integrarsi completamente nella struttura istituzionale dell’Unione e diventarne a breve il braccio operativo per tutte le questioni attinenti alla politica di difesa comune (v.)
Attualmente gli Stati membri dell’UEO sono dieci; ai membri originari si sono aggiunti il Portogallo e la Spagna nel 1990 e la Grecia nel 1995. I membri a pieno titolo hanno diritto di voto e diritto all’assistenza militare automatica in caso di aggressione; essi, inoltre, a turno semestrale, presiedono l’organizzazione.
All’UEO partecipano, insieme ai membri a pieno titolo, sei membri associati (Turchia, Norvegia, Islanda, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia) e cinque osservatori (Irlanda, Danimarca, Austria, Svezia e Finlandia). La Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia avevano aderito all’UEO nel 1994 in qualità di partner associati, per poi diventare membri associati il 23 marzo 1999, a seguito del loro ingresso nella NATO.
I membri associati partecipano ai lavori del Consiglio dell’UEO, dei gruppi di lavoro e della >cellula di pianificazione dell’UEO (v.), ma senza diritto di voto; essi inoltre non hanno diritto all’assistenza militare.
Le modalità di partecipazione dei paesi che hanno lo status di osservatori sono state delineate dalla decisione del Consiglio del 10 maggio 1999, n. 1999/321/PESC. Gli osservatori partecipano a pieno titolo alle discussioni del Consiglio dell’UEO e dei suoi gruppi e comitati; essi inoltre sono equiparati ai membri a pieno titolo quando hanno notificato al Consiglio permanente dell’UEO l’intenzione di contribuire ad un’operazione militare, sopportando in tal modo i costi comuni e i costi supplementari dell’operazione debitamente ripartiti.
Durante la riunione dei ministri degli esteri dell’UEO tenutasi a Kirchberg (Lussemburgo) nel maggio 1994, è stato creato lo status di partner associati per quei paesi dell’Europa centrale e orientale (v. PECO) che hanno firmato un accordo europeo (v.) con l’Unione europea.
Attualmente sono partner associati: Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania, Slovacchia e Slovenia; essi possono partecipare solo alle riunioni del Consiglio alle quali partecipano tutti i 28 Stati che hanno rapporti con l’UEO disciplinati da uno statuto.
Gli organi principali dell’UEO sono il Consiglio, responsabile della politica dell’organizzazione e formato dai ministri degli affari esteri e della difesa dei paesi oppure dai loro ambasciatori; il Segretario, organo amministrativo permanente con sede a Bruxelles; l’Assemblea, formata dai delegati dai Parlamenti nazionali. È da sottolineare che in vista di una futura integrazione tra l’UEO e l’Unione europea, la carica di Segratario generale dell’organizzazione è stata attribuita nel 1999 a Javier Solana, che già ricopre la carica di Alto rappresentante per la PESC (v.).
[4, rue de la Régence, B-1000, Bruxelles; tel.: (2) 5004455; fax: (2) 5113519 - internet: www.weu.int]
L’Unione dell’Europa Occidentale è un’organizzazione internazionale (v.) volta al coordinamento della politica difensiva degli Stati membri, promuovendone l’integrazione in campo militare e la collaborazione in quello economico e sociale.
L’UEO fu istituita a Parigi nel 1954 (v. Trattato di Bruxelles) come struttura militare di raccordo tra Belgio, Olanda, Lussemburgo, Gran Bretagna, Francia, Italia e Repubblica federale tedesca; il suo scopo principale era non solo contrastare un’eventuale rinascita militare tedesca, ma anche difendersi da un possibile attacco da parte dei paesi del blocco sovietico.
In realtà il compito di difendere i paesi dell’Europa occidentale era affidato alla NATO (v.), ma in ambito europeo era avvertita la necessità di creare una struttura militare difensiva autonoma. Un primo tentativo di realizzare tale obiettivo fu la firma del trattato istitutivo della Comunità europea di difesa (v. CED), che fallì per la mancata ratifica francese.
Con il Trattato di Maastricht, prima, e con quello di Amsterdam, poi, è stata rilanciata l’idea di una cooperazione europea per la realizzazione di una identità europea in materia di sicurezza e di difesa (v.), quale pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica, da attuarsi progressivamente attraverso l’UEO: in sostanza quest’ultima avrebbe posto in essere azioni volte alla realizzazione di decisioni prese dall’Unione in conformità delle posizioni adottate in seno all’Alleanza. In quest’ottica l’UEO dovrebbe integrarsi completamente nella struttura istituzionale dell’Unione e diventarne a breve il braccio operativo per tutte le questioni attinenti alla politica di difesa comune (v.)
Attualmente gli Stati membri dell’UEO sono dieci; ai membri originari si sono aggiunti il Portogallo e la Spagna nel 1990 e la Grecia nel 1995. I membri a pieno titolo hanno diritto di voto e diritto all’assistenza militare automatica in caso di aggressione; essi, inoltre, a turno semestrale, presiedono l’organizzazione.
All’UEO partecipano, insieme ai membri a pieno titolo, sei membri associati (Turchia, Norvegia, Islanda, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia) e cinque osservatori (Irlanda, Danimarca, Austria, Svezia e Finlandia). La Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia avevano aderito all’UEO nel 1994 in qualità di partner associati, per poi diventare membri associati il 23 marzo 1999, a seguito del loro ingresso nella NATO.
I membri associati partecipano ai lavori del Consiglio dell’UEO, dei gruppi di lavoro e della >cellula di pianificazione dell’UEO (v.), ma senza diritto di voto; essi inoltre non hanno diritto all’assistenza militare.
Le modalità di partecipazione dei paesi che hanno lo status di osservatori sono state delineate dalla decisione del Consiglio del 10 maggio 1999, n. 1999/321/PESC. Gli osservatori partecipano a pieno titolo alle discussioni del Consiglio dell’UEO e dei suoi gruppi e comitati; essi inoltre sono equiparati ai membri a pieno titolo quando hanno notificato al Consiglio permanente dell’UEO l’intenzione di contribuire ad un’operazione militare, sopportando in tal modo i costi comuni e i costi supplementari dell’operazione debitamente ripartiti.
Durante la riunione dei ministri degli esteri dell’UEO tenutasi a Kirchberg (Lussemburgo) nel maggio 1994, è stato creato lo status di partner associati per quei paesi dell’Europa centrale e orientale (v. PECO) che hanno firmato un accordo europeo (v.) con l’Unione europea.
Attualmente sono partner associati: Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania, Slovacchia e Slovenia; essi possono partecipare solo alle riunioni del Consiglio alle quali partecipano tutti i 28 Stati che hanno rapporti con l’UEO disciplinati da uno statuto.
Gli organi principali dell’UEO sono il Consiglio, responsabile della politica dell’organizzazione e formato dai ministri degli affari esteri e della difesa dei paesi oppure dai loro ambasciatori; il Segretario, organo amministrativo permanente con sede a Bruxelles; l’Assemblea, formata dai delegati dai Parlamenti nazionali. È da sottolineare che in vista di una futura integrazione tra l’UEO e l’Unione europea, la carica di Segratario generale dell’organizzazione è stata attribuita nel 1999 a Javier Solana, che già ricopre la carica di Alto rappresentante per la PESC (v.).