Trattato di Lussemburgo
Trattato di Lussemburgo art. 269 Trattato CE; Decisione 21 aprile 1970, n. 243
Trattato firmato il 22 aprile 1970 dagli Stati membri della Comunità europea con il quale si ampliavano i poteri del Parlamento europeo (v.) sul bilancio comunitario (v.) e si dava esecuzione alla decisione del Consiglio 70/243 riguardante il nuovo sistema di finanziamento della Comunità (v.).
Il Trattato di Lussemburgo era il risultato del superamento di profonde crisi politiche scoppiate tra gli Stati membri a partire dal 1965 quando, per la prima volta, la Commissione europea propose l’istituzione di un bilancio autonomo, finanziato cioè con risorse proprie (v.) della Comunità, ed il rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo.
Solo il 21 aprile 1970 venne raggiunto a Lussemburgo un accordo definitivo per la realizzazione di quella sostituzione dei contributi finanziari degli Sati membri con risorse proprie della Comunità concordata all’indomani del vertice dell’Aja del 1969. In tal modo si conferiva alla Comunità una solida autonomia finanziaria che costituiva il necessario presupposto per la sua indipendenza dai poteri nazionali.
Tale sistema di finanziamento fu formalizzato con la decisione del Consiglio 70/243 che conteneva anche una disposizione transitoria secondo la quale il sistema stesso sarebbe entrato in vigore solo quando tutti gli Stati membri avessero ratificato il Trattato di Lussemburgo. Quest’ultimo, firmato proprio il giorno successivo, ampliava i poteri del Parlamento, che fino ad allora aveva esercitato solo una funzione consultiva in materia di bilancio, assegnandogli poteri decisionali e di controllo.
Adottato: Lussemburgo, 22 aprile 1970
Entrato in vigore: 1° gennaio 1971
Ratificato: 23 dicembre 190, n. 1185
Trattato firmato il 22 aprile 1970 dagli Stati membri della Comunità europea con il quale si ampliavano i poteri del Parlamento europeo (v.) sul bilancio comunitario (v.) e si dava esecuzione alla decisione del Consiglio 70/243 riguardante il nuovo sistema di finanziamento della Comunità (v.).
Il Trattato di Lussemburgo era il risultato del superamento di profonde crisi politiche scoppiate tra gli Stati membri a partire dal 1965 quando, per la prima volta, la Commissione europea propose l’istituzione di un bilancio autonomo, finanziato cioè con risorse proprie (v.) della Comunità, ed il rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo.
Solo il 21 aprile 1970 venne raggiunto a Lussemburgo un accordo definitivo per la realizzazione di quella sostituzione dei contributi finanziari degli Sati membri con risorse proprie della Comunità concordata all’indomani del vertice dell’Aja del 1969. In tal modo si conferiva alla Comunità una solida autonomia finanziaria che costituiva il necessario presupposto per la sua indipendenza dai poteri nazionali.
Tale sistema di finanziamento fu formalizzato con la decisione del Consiglio 70/243 che conteneva anche una disposizione transitoria secondo la quale il sistema stesso sarebbe entrato in vigore solo quando tutti gli Stati membri avessero ratificato il Trattato di Lussemburgo. Quest’ultimo, firmato proprio il giorno successivo, ampliava i poteri del Parlamento, che fino ad allora aveva esercitato solo una funzione consultiva in materia di bilancio, assegnandogli poteri decisionali e di controllo.
Adottato: Lussemburgo, 22 aprile 1970
Entrato in vigore: 1° gennaio 1971
Ratificato: 23 dicembre 190, n. 1185