Svizzera

Svizzera

Confederazione formata da 26 cantoni, ognuno dei quali è dotato di una forte identità locale che nello stesso tempo si combina con una altrettanto forte identità nazionale.
La Svizzera è un paese con una lunga tradizione isolazionista e neutrale; soltanto nel 1963 ha aderito al >Consiglio d’Europa (v.) e ancora oggi è tra i pochi Stati che non fanno parte dell’ONU (v.).
Pur figurando tra i paesi membri fondatori dell’EFTA (v.), la Svizzera non partecipa all’accordo firmato da quest’ultima e dalla Comunità europea istitutivo sullo Spazio economico europeo (v. SEE), avendo ottenuto esito contrario il referendum (v.) che si svolse in questo Stato. Tale risultato ha inciso anche sulla domanda di adesione (v.) del 1992 all’Unione europea, che dopo il referendum non ha avuto più seguito.
Probabilmente il voto del 1992 era fortemente condizionato dal periodo di crisi che incontrava il processo di integrazione in Europa: le difficoltà nel processo di ratifica del Trattato di Maastricht, la crisi che stava attraversando il sistema monetario europeo (v. SME), l’ondata di violenza razzista e la depressione economica che coinvolgeva tutto il continente europeo, avevano contribuito a spegnere gli entusiasmi del popolo svizzero verso le istituzioni europee.
Tuttavia negli ultimi anni la Svizzera, collocandosi in una posizione di maggiore apertura verso l’Unione, ha avviato una serie di negoziati bilaterali con Bruxelles, in materia di trasporti stradali, trasporti aerei (v. Politica dei trasporti), libera circolazione delle persone (v.), agricoltura (v. PAC), appalti pubblici (v.), ostacoli tecnici al commercio e politica di ricerca e sviluppo tecnologico (v.), sfociati nella firma, l’11 dicembre 1998, di sette accordi settoriali.
Il Parlamento elvetico ha approvato nell’ottobre del 1999 tali accordi, fermo restando che dovranno essere sottoposti al referendum previsto nel maggio del 2000 al fine di rendere poi effettiva la loro applicazione nel 2001.