Svezia
Svezia
Stato neutrale sia dal punto di vista politico che militare durante le due guerre mondiali, è divenuto membro dell’Unione europea a partire dal 1° gennaio 1995, insieme all’Austria (v.) e alla Finlandia (v.).
Fino al 1991 le relazioni con la Comunità europea erano limitate ai soli accordi commerciali di libero scambio che hanno portato all’ingresso della Svezia nello Spazio economico europeo (v. SEE); la partecipazione a pieno titolo alla Comunità era, invece, ostacolata dall’incompatibilità tra le politiche comunitarie implicanti interventi politico-militari, come ad esempio la politica estera e di sicurezza comune (v. PESC), e la condizione di neutralità dello Stato.
La richiesta di adesione (v.) fu presentata nel luglio 1991 a seguito dell’impegno del governo svedese di rispettare i principi e gli scopi comunitari, compresi quelli della PESC. Il cambiamento di posizione dello Stato svedese era dovuto al calo di tensione che ha fatto seguito alla fine del periodo della guerra fredda; allontanatosi il pericolo di un conflitto armato, che giustificava la neutralità della Svezia, l’impegno comunitario ad instaurare una politica di difesa comune e di mantenimento della sicurezza diventava compatibile con la posizione dello Stato svedese
Nel corso del 1993 le istituzioni comunitarie hanno avviato i negoziati di adesione con la Svezia. Le trattative si sono concluse con l’atto di adesione firmato ufficialmente il 24 giugno 1994, dopo una lunga crisi scoppiata tra i paesi membri relativamente alla questione della maggioranza in seno al Consiglio dell’Unione, risolta poi con il compromesso di Ioannina (v.).
Così come per l’Austria e la Finlandia, anche in Svezia la ratifica (v.) dell’atto di adesione è stata subordinata al voto favorevole espresso dai cittadini tramite un referendum (v.) che ha dato esito positivo.
Insieme alla Danimarca e alla Finlandia, la Svezia ha aderito alla Convenzione di Schengen (v.) nel dicembre 1996, in seguito alla soluzione dei problemi derivanti da un precedente accordo di libera circolazione stipulato con Stati non membri dell’Unione europea (Islanda e Norvegia).
Al contrario nello Stato scandinavo vi sono forti resistenze ad aderire all’euro (v.); non a caso la Svezia, pur rispettando tutti i criteri di convergenza (v.), ha deciso per ora di non partecipare al progetto della moneta unica, rimandando la decisione in merito ad un momento futuro (probabilmente dopo un referendum ad hoc).
• Abitanti: 8,7 milioni
• Superficie: 450.000 km2
• Capitale: Stoccolma
• Forma di Governo: monarchia costituzionale
• Lingua ufficiale: svedese
• Moneta: corona svedese
• Membro delle Comunità: dal 1995
• Membri eletti al Parlamento europeo: 22
• Membri della Commissione: 1 (Margot Wallström)
• Membri del Comitato economico e sociale: 12
• Membri del Comitato delle Regioni: 12
• Peso dei voti in Consiglio: 4
Vedi figura.
Stato neutrale sia dal punto di vista politico che militare durante le due guerre mondiali, è divenuto membro dell’Unione europea a partire dal 1° gennaio 1995, insieme all’Austria (v.) e alla Finlandia (v.).
Fino al 1991 le relazioni con la Comunità europea erano limitate ai soli accordi commerciali di libero scambio che hanno portato all’ingresso della Svezia nello Spazio economico europeo (v. SEE); la partecipazione a pieno titolo alla Comunità era, invece, ostacolata dall’incompatibilità tra le politiche comunitarie implicanti interventi politico-militari, come ad esempio la politica estera e di sicurezza comune (v. PESC), e la condizione di neutralità dello Stato.
La richiesta di adesione (v.) fu presentata nel luglio 1991 a seguito dell’impegno del governo svedese di rispettare i principi e gli scopi comunitari, compresi quelli della PESC. Il cambiamento di posizione dello Stato svedese era dovuto al calo di tensione che ha fatto seguito alla fine del periodo della guerra fredda; allontanatosi il pericolo di un conflitto armato, che giustificava la neutralità della Svezia, l’impegno comunitario ad instaurare una politica di difesa comune e di mantenimento della sicurezza diventava compatibile con la posizione dello Stato svedese
Nel corso del 1993 le istituzioni comunitarie hanno avviato i negoziati di adesione con la Svezia. Le trattative si sono concluse con l’atto di adesione firmato ufficialmente il 24 giugno 1994, dopo una lunga crisi scoppiata tra i paesi membri relativamente alla questione della maggioranza in seno al Consiglio dell’Unione, risolta poi con il compromesso di Ioannina (v.).
Così come per l’Austria e la Finlandia, anche in Svezia la ratifica (v.) dell’atto di adesione è stata subordinata al voto favorevole espresso dai cittadini tramite un referendum (v.) che ha dato esito positivo.
Insieme alla Danimarca e alla Finlandia, la Svezia ha aderito alla Convenzione di Schengen (v.) nel dicembre 1996, in seguito alla soluzione dei problemi derivanti da un precedente accordo di libera circolazione stipulato con Stati non membri dell’Unione europea (Islanda e Norvegia).
Al contrario nello Stato scandinavo vi sono forti resistenze ad aderire all’euro (v.); non a caso la Svezia, pur rispettando tutti i criteri di convergenza (v.), ha deciso per ora di non partecipare al progetto della moneta unica, rimandando la decisione in merito ad un momento futuro (probabilmente dopo un referendum ad hoc).
• Abitanti: 8,7 milioni
• Superficie: 450.000 km2
• Capitale: Stoccolma
• Forma di Governo: monarchia costituzionale
• Lingua ufficiale: svedese
• Moneta: corona svedese
• Membro delle Comunità: dal 1995
• Membri eletti al Parlamento europeo: 22
• Membri della Commissione: 1 (Margot Wallström)
• Membri del Comitato economico e sociale: 12
• Membri del Comitato delle Regioni: 12
• Peso dei voti in Consiglio: 4
Vedi figura.
