STOP
STOP Azione comune 29 novembre 1996, n. 97/700/GAI
[www.europa.eu.int/comm/justice_home/project/stop_it.htm]
Programma comunitario pluriennale volto ad incentivare la collaborazione tra le persone responsabili della lotta alla tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini.
Adottato sulla base dell’art. 31 del Trattato sull’Unione relativo alla cooperazione giudiziaria in materia penale (v.), il programma STOP (1996-2000) mira ad aumentare il grado di conoscenza dei sistemi giuridici e delle pratiche dei diversi Stati membri dell’Unione, in modo da migliorare la competenza dei soggetti responsabili contro questa forma di criminalità. Ciò attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi:
— incoraggiare la padronanza della lingua dei paesi da cui provengono le vittime di questo crimine;
— promuovere la conoscenza delle procedure giudiziarie e le prassi in materia di immigrazione, di controllo alle frontiere, di diritto sociale e tributario;
— sostenere la creazione di reti e lo scambio di esperienze e informazioni tra coloro che sono responsabili della realizzazione di specifici moduli didattici;
— approfondire le ricerche scientifiche e la diffusione permanente di dati ed informazioni.
Le categorie di persone cui è destinato il programma sono giudici, pubblici ministeri, funzionari di polizia, funzionari pubblici e quanti sono competenti per la lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la tratta delle persone; i responsabili del programma, invece, possono essere istituzioni pubbliche o private quali gli istituti di formazione giuridica o di formazione dei magistrati e gli organismi che lottano contro questa forma di criminalità.
Il programma STOP è rivolto agli Stati membri ma possono partecipare anche i responsabili dei paesi candidati all’adesione (v.), a meno che essi non siano i paesi d’origine delle vittime della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento sessuale dei bambini.
[www.europa.eu.int/comm/justice_home/project/stop_it.htm]
Programma comunitario pluriennale volto ad incentivare la collaborazione tra le persone responsabili della lotta alla tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini.
Adottato sulla base dell’art. 31 del Trattato sull’Unione relativo alla cooperazione giudiziaria in materia penale (v.), il programma STOP (1996-2000) mira ad aumentare il grado di conoscenza dei sistemi giuridici e delle pratiche dei diversi Stati membri dell’Unione, in modo da migliorare la competenza dei soggetti responsabili contro questa forma di criminalità. Ciò attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi:
— incoraggiare la padronanza della lingua dei paesi da cui provengono le vittime di questo crimine;
— promuovere la conoscenza delle procedure giudiziarie e le prassi in materia di immigrazione, di controllo alle frontiere, di diritto sociale e tributario;
— sostenere la creazione di reti e lo scambio di esperienze e informazioni tra coloro che sono responsabili della realizzazione di specifici moduli didattici;
— approfondire le ricerche scientifiche e la diffusione permanente di dati ed informazioni.
Le categorie di persone cui è destinato il programma sono giudici, pubblici ministeri, funzionari di polizia, funzionari pubblici e quanti sono competenti per la lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la tratta delle persone; i responsabili del programma, invece, possono essere istituzioni pubbliche o private quali gli istituti di formazione giuridica o di formazione dei magistrati e gli organismi che lottano contro questa forma di criminalità.
Il programma STOP è rivolto agli Stati membri ma possono partecipare anche i responsabili dei paesi candidati all’adesione (v.), a meno che essi non siano i paesi d’origine delle vittime della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento sessuale dei bambini.