Spillover

Spillover

Termine che sta ad indicare la situazione nella quale un ente sostiene delle spese per realizzare dei progetti a beneficio della popolazione di un determinato ambito territoriale i cui effetti positivi si riversano anche sulle popolazioni dei territori limitrofi. Ne è un esempio la messa in opera di un programma di tutela ambientale, i cui effetti si dispiegano anche alle aree circostanti, senza che queste ne abbiano sopportato i costi.
In un’accezione strettamente comunitaria, il termine spillover è stato ampiamente utilizzato negli anni ’50 con riferimento ai benefici che il processo di integrazione settoriale esplicava anche su quei settori economici che non erano direttamente coinvolti in tale processo (v. Funzionalisti).
Lo spillover, che avrebbe portato alla completa integrazione dei settori economici, si fondava su due concetti strettamente correlati:
— l’aspetto funzionale, che si basava sull’idea che l’economia moderna era formata di settori correlati tra loro: l’integrazione di due di essi avrebbe comportato anche l’integrazione degli altri settori inizialmente esclusi;
— l’aspetto politico, secondo il quale la creazione di istituzioni comunitarie volte a regolare anche uno solo dei settori economici sarebbe stata considerata dai gruppi di interesse economico come fonte di ulteriori vantaggi, e ciò avrebbe comportato una ulteriore spinta all’integrazione settoriale.