Romania

Romania

Dopo il secondo conflitto mondiale la Romania era completamente sotto la sfera di influenza sovietica, ma nel 1947 un colpo di Stato porta al potere il partito comunista ed il 30 settembre viene proclamata la Repubblica Romena.
Entrata a far parte del COMECON (v.) nel 1949 e dell’ONU (v.) nel 1955, la giovane repubblica popolare diventa repubblica socialista il 21 agosto 1965 e quando Nicolae Ceausescu diviene segretario del partito: comincia per il paese una lunga e terribile dittatura. Successivamente alla caduta del muro di Berlino avrà luogo la sollevazione popolare che porterà di lì a poco alla destituzione e fucilazione del dittatore.
La Romania ha firmato l’accordo europeo (v.) il 1° febbraio 1993 ed ha presentato domanda di adesione (v.) all’Unione europea nel 1995.
Nel giudizio dell’Agenda 2000 (v.) vengono registrati progressi relativi al diritto di stabilimento (v.), al trattamento nazionale, alla libera circolazione delle merci (v.), alla proprietà intellettuale e agli appalti pubblici (v.).
La Romania, però, non sarà in grado di assumere gli obblighi connessi all’acquis communautaire (v.) a medio termine. Permangono, infatti, molti problemi relativi al rispetto delle libertà individuali, delle minoranze e dei diritti dell’infanzia. Poco soddisfacenti, inoltre, vengono definiti i progressi compiuti in relazione alla effettiva applicazione delle direttive fondamentali del mercato unico (v.) in materia di imposizione fiscale, appalti pubblici e sistema bancario. Tuttavia durante il Consiglio europeo di Helsinki del dicembre 1999, è stato deciso comunque di convocare conferenze intergovernative bilaterali nel febbraio 2000 per avviare i negoziati sulle condizioni di adesione, insieme a tutti gli altri Stati inizialmente esclusi dal primo gruppo.