Riforma MacSharry

Riforma MacSharry

È il progetto di riforma presentato nel 1991 dall’allora commissario responsabile della politica agricola comune (v. PAC), contenente una serie di misure innovative destinate a cambiare radicalmente il volto dell’agricoltura europea a partire dal 1992.
La stesura di questo documento si rese necessaria non solo a causa della sovrapproduzione dei prodotti agricoli e dell’eccessivo onere per le casse comunitarie, ma anche per le ripetute rimostranze dei partner commerciali dell’Europa. Gli Stati Uniti, in particolare, premevano per una liberalizzazione degli scambi internazionali e sostenevano l’incompatibilità degli aiuti comunitari con gli accordi GATT (v.).
La riforma MacSharry prevedeva per la riduzione delle eccedenze comunitarie, tagli ai prezzi garantiti e obbligo del set-aside (v.) in cambio del sostegno dei redditi agricoli.
Il progetto di riforma della PAC permise il superamento dell’impasse con gli Stati Uniti (v. Accordo Blair House) ma fu accompagnato, nella sua attuazione, da una serie di misure che ammorbidirono l’estrema rigidità iniziale delle proposte.