Rapporto Spierenburg
Rapporto Spierenburg
Documento contenente uno studio approfondito sull’attività e sull’organizzazione, presente e futura, della Commissione europea.
Elaborato su richiesta di quest’ultima, il rapporto è stato presentato nel settembre del 1979 da un gruppo di cinque esperti guidati Dirk Spierenburg, già presidente dell’Alta Autorità della CECA.
Il rapporto era diviso in tre parti:
— la prima parte conteneva un excursus sullo sviluppo dell’attività della Commissione: partendo dall’analisi dei progressi da essa compiuti nel corso dei primi anni di attività, gli esperti sottolineavano che l’istituzione stava attraversando un periodo di involuzione. Gli ostacoli al corretto funzionamento della Commissione venivano individuati non solo nella più generale crisi economica che aveva colpito l’immagine delle Comunità europee ma anche nella mancanza di coesione e nella difficoltà di coordinamento tra i suoi membri;
— la seconda parte era dedicata a proposte di riforma della Commissione, quali la riduzione del numero dei suoi componenti e la riorganizzazione dei gruppi di lavoro permanenti. Lo stesso lavoro di revisione strutturale doveva riguardare i servizi (direzioni generali, gabinetti etc.) della Commissione;
— la terza parte, relativa all’amministrazione, riguardava la gestione del personale impiegato in seno all’istituzione.
La maggior parte delle proposte di riforma contenute nel rapporto Spierenburg non trovarono applicazione, ad eccezione di quelle relative alla riforma amministrativa.
Documento contenente uno studio approfondito sull’attività e sull’organizzazione, presente e futura, della Commissione europea.
Elaborato su richiesta di quest’ultima, il rapporto è stato presentato nel settembre del 1979 da un gruppo di cinque esperti guidati Dirk Spierenburg, già presidente dell’Alta Autorità della CECA.
Il rapporto era diviso in tre parti:
— la prima parte conteneva un excursus sullo sviluppo dell’attività della Commissione: partendo dall’analisi dei progressi da essa compiuti nel corso dei primi anni di attività, gli esperti sottolineavano che l’istituzione stava attraversando un periodo di involuzione. Gli ostacoli al corretto funzionamento della Commissione venivano individuati non solo nella più generale crisi economica che aveva colpito l’immagine delle Comunità europee ma anche nella mancanza di coesione e nella difficoltà di coordinamento tra i suoi membri;
— la seconda parte era dedicata a proposte di riforma della Commissione, quali la riduzione del numero dei suoi componenti e la riorganizzazione dei gruppi di lavoro permanenti. Lo stesso lavoro di revisione strutturale doveva riguardare i servizi (direzioni generali, gabinetti etc.) della Commissione;
— la terza parte, relativa all’amministrazione, riguardava la gestione del personale impiegato in seno all’istituzione.
La maggior parte delle proposte di riforma contenute nel rapporto Spierenburg non trovarono applicazione, ad eccezione di quelle relative alla riforma amministrativa.