Prodi Romano
Prodi Romano (Scandiano, Reggio Emilia, 1939)
È il nono Presidente della Commissione (v.), che ricopre ufficialmente il mandato dal settembre del 1999 e resterà in carica fino al 2004.
La sua candidatura fu lanciata da Tony Blair in seguito alla crisi istituzionale nata con le dimissioni della Commissione Santer (v.): in risposta a tale crisi Prodi fu rapidamente designato alla guida dell’esecutivo europeo, secondo italiano a ricoprire tale posizione dopo il breve mandato di Malfatti.
Dopo un’intensa attività accademica e politica (ministro dell’industria dal 1978-1979 e presidente dell’IRI dal 1982 al 1994), ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri in Italia per il periodo 1996-1998, guidando una coalizione di centro-sinistra (l’Ulivo).
Nel suo discorso di investitura Prodi ha delineato i tre obiettivi principali che guideranno l’azione della sua Commissione: la riforma delle istituzioni europee, al fine di rendere efficiente e trasparente il lavoro della Commissione e preparare nello stesso tempo l’Unione europea all’allargamento (v. Adesione) verso i paesi dell’est, la lotta alla disoccupazione e la maggiore integrazione politica, puntando al rafforzamento della politica di difesa europea.
È il nono Presidente della Commissione (v.), che ricopre ufficialmente il mandato dal settembre del 1999 e resterà in carica fino al 2004.
La sua candidatura fu lanciata da Tony Blair in seguito alla crisi istituzionale nata con le dimissioni della Commissione Santer (v.): in risposta a tale crisi Prodi fu rapidamente designato alla guida dell’esecutivo europeo, secondo italiano a ricoprire tale posizione dopo il breve mandato di Malfatti.
Dopo un’intensa attività accademica e politica (ministro dell’industria dal 1978-1979 e presidente dell’IRI dal 1982 al 1994), ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri in Italia per il periodo 1996-1998, guidando una coalizione di centro-sinistra (l’Ulivo).
Nel suo discorso di investitura Prodi ha delineato i tre obiettivi principali che guideranno l’azione della sua Commissione: la riforma delle istituzioni europee, al fine di rendere efficiente e trasparente il lavoro della Commissione e preparare nello stesso tempo l’Unione europea all’allargamento (v. Adesione) verso i paesi dell’est, la lotta alla disoccupazione e la maggiore integrazione politica, puntando al rafforzamento della politica di difesa europea.