Preferenza comunitaria

Preferenza comunitaria

Principio in base al quale, nell’ambito della politica agricola comune (v. PAC), gli Stati membri sono incoraggiati ad acquistare prodotti dal mercato comunitario anziché da quello internazionale. Questo vincolo nasce dalla necessità di tutelare il mercato comunitario, dove vige il sistema dei prezzi garantiti, dalle massicce importazioni dovute ai prezzi del mercato internazionale, normalmente inferiori a quelli comunitari.
Il principio della preferenza comunitaria era enunciato nell’art. 44 del Trattato CE, abrogato dal Trattato di Amsterdam, che ne disciplinava l’applicazione solo durante il periodo transitorio di attuazione dell’organizzazione comune di mercato (v. OCM).
Esso è stato applicato in modo rilevante ai cereali e alle carni mentre ne sono rimasti esclusi cereali foraggieri, proteaginose e i prodotti dei paesi ACP (v.).
La preferenza comunitaria non è comunque scomparsa nonostante sia terminata la fase transitoria e sia stato abrogato l’art. 44; di fatto essa è assicurata nei settori in cui vige un sistema di prezzi minimi. In questi anni è stato comunque notevolmente ridimensionato sia per la progressiva riduzione dall’impegno comunitario nel settore della politica agricola che in seguito alla conclusione di numerosi accordi commerciali con paesi terzi che hanno portato ad una sempre maggiore apertura dei mercati comunitari.