Portogallo

Portogallo

Pur essendo tra i paesi membri dell’EFTA (v.) e della NATO (v.) l’adesione (v.) dello Stato portoghese alle Comunità risultava impossibile a causa della dittatura che, instauratasi nel 1932, durò fino al 1974. Soltanto in quell’anno, in seguito alla cd. rivoluzione dei garofani, il paese iniziò un processo di democratizzazione delle sue istituzioni, che portò anche a più stretti legami con le Comunità; nel settembre del 1976 fu firmato un primo protocollo d’intesa sul libero commercio, cui fecero seguito altri protocolli firmati nel 1979 e nel 1980.
La formale domanda di adesione alla Comunità europea fu presentata nel marzo 1977. A questa seguì l’opinione largamente favorevole della Commissione, anche se i progressi nelle trattative, che riguardavano sia l’adesione portoghese che quella spagnola, furono molto lenti. I negoziati si conclusero soltanto nel marzo del 1985 e la completa adesione dei due Stati iberici diventò operativa a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo.
L’adesione alle Comunità, inizialmente osteggiata all’interno del paese soltanto dal partito comunista, è stata vista dal governo portoghese come un’occasione preziosa per procedere ad una più rapida modernizzazione in campo economico e sociale nella prospettiva di maggiore prosperità e stabilità. In quest’ottica il paese ha pienamente colto i frutti della partecipazione alle Comunità, compiendo in questi ultimi anni notevoli progressi da punto di vista economico. Rimangono però fortissime preoccupazioni per la fragilità del suo tessuto produttivo. L’agricoltura infatti occupa il 13% della popolazione attiva, mentre l’industria è rimasta ferma ai livelli di vent’anni fa. Si riscontra inoltre uno sviluppo ineguale sul territorio che fa di Lisbona l’unica città economicamente forte del paese. Questo crea una sorta di sovraccarico sulla capitale ed un elevato inurbamento a discapito delle altre zone che si impoveriscono progressivamente.
Nonostante questi limiti il paese è comunque riuscito a rispettare senza grossi affanni tutti i criteri di convergenza (v.) stabiliti dal Trattato di Maastricht per poter aderire all’euro (v.), rientrando nel gruppo di Stati che adottano la moneta unica.
Con la firma della Convenzione di adesione del 25 giugno 1991 il Portogallo è, inoltre, entrato a far parte degli Stati che partecipano agli accordi di Schengen (v. Convenzione di Schengen).

• Abitanti: 10,3 milioni
Superficie: 92.389 km2
Capitale: Lisbona
Forma di Governo: repubblica parlamentare
Lingua ufficiale: portoghese
Moneta: escudo
Tasso di conversione con l’euro: 200,482
Tasso di conversione con la lira: 9,658
Membro delle Comunità: dal 1986
Membri eletti al Parlamento Europeo: 25
Membri della Commissione: 1 (Antonio Vitorino)
Membri del Comitato economico e sociale: 12
Membri del Comitato delle Regioni: 25
Peso dei voti in Consiglio: 5

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