Politica di ricerca e sviluppo tecnologico
Politica di ricerca e sviluppo tecnologico
Politica volta ad integrare le azioni intraprese dagli Stati membri e tesa a rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria europea, favorendo lo sviluppo della sua competitività internazionale.
Il primo passo compiuto in tal senso fu la risoluzione adottata il 14 gennaio 1974, che si basava principalmente sul coordinamento delle politiche nazionali e l’identificazione dei progetti d’interesse della Comunità.
In seguito la politica di ricerca e sviluppo tecnologico è divenuta parte integrante del diritto comunitario (v.) prima con l’Atto unico europeo, che ha inserito un titolo ad hoc specificamente dedicato a tale politica, e poi con il Trattato di Maastricht, che ha apportato significative modifiche.
L’azione della Comunità si svolge attraverso:
— l’attuazione dei programmi di ricerca e di sviluppo tecnologico, promuovendo la cooperazione con e tra le imprese, i centri di ricerca e le università;
— la promozione della cooperazione, nei suddetti settori tra i paesi terzi e le organizzazioni internazionali;
— la diffusione e valorizzazione dei risultati;
— l’impulso alla formazione e alla mobilità dei ricercatori della Comunità.
Gli interventi più importanti si realizzano senza dubbio attraverso programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (v.), cui si ricollegano programmi specifici per ciascun Stato.
Altri interventi che caratterizzano la politica comunitaria nel campo della ricerca e sviluppo tecnologico sono:
— i gruppi di intervento. Dal giugno 1995, la Commissione ha istituito otto gruppi di intervento in alcuni settori ritenuti essenziali per la competitività nel campo industriale, l’occupazione e la qualità della vita al fine sempre di stimolare la ricerca e lo sviluppo tecnologico;
— misure speciali per le piccole e medie imprese (v. PMI). Poiché la maggior parte di esse non dispone di risorse finanziarie adeguate per portare avanti i progetti di ricerca, la Comunità incoraggia e sostiene i loro sforzi di cooperazione attraverso aiuti finanziari.
Politica di ricerca e sviluppo tecnologico
Base giuridica: art. 163 Trattato CE
Direzione generale responsabile: Direzione generale della ricerca
Sito Internet:www.europa.eu.int/comm/dgs/research/index_it.htm
Voci collegate: Accrescere il potenziale umano di ricerca e la base di conoscenze socioeconomiche, CCR, CERN, Confermare il ruolo internazionale della ricerca comunitaria, CORDIS, COST, Crescita competitiva e sostenibile, Energia, ambiente e sviluppo sostenibile, EUREKA, Forum europeo della ricerca, MAST, MET, Politica dell’ambiente, Politica di cooperazione allo sviluppo, Politica industriale, Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, PROMISE, Promuovere l’innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI, Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche, Società dell’informazione, Società dell’informazione di facile uso, Ufficio per i progetti della Società dell’informazione, Uso sicuro di Internet.
Politica volta ad integrare le azioni intraprese dagli Stati membri e tesa a rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria europea, favorendo lo sviluppo della sua competitività internazionale.
Il primo passo compiuto in tal senso fu la risoluzione adottata il 14 gennaio 1974, che si basava principalmente sul coordinamento delle politiche nazionali e l’identificazione dei progetti d’interesse della Comunità.
In seguito la politica di ricerca e sviluppo tecnologico è divenuta parte integrante del diritto comunitario (v.) prima con l’Atto unico europeo, che ha inserito un titolo ad hoc specificamente dedicato a tale politica, e poi con il Trattato di Maastricht, che ha apportato significative modifiche.
L’azione della Comunità si svolge attraverso:
— l’attuazione dei programmi di ricerca e di sviluppo tecnologico, promuovendo la cooperazione con e tra le imprese, i centri di ricerca e le università;
— la promozione della cooperazione, nei suddetti settori tra i paesi terzi e le organizzazioni internazionali;
— la diffusione e valorizzazione dei risultati;
— l’impulso alla formazione e alla mobilità dei ricercatori della Comunità.
Gli interventi più importanti si realizzano senza dubbio attraverso programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (v.), cui si ricollegano programmi specifici per ciascun Stato.
Altri interventi che caratterizzano la politica comunitaria nel campo della ricerca e sviluppo tecnologico sono:
— i gruppi di intervento. Dal giugno 1995, la Commissione ha istituito otto gruppi di intervento in alcuni settori ritenuti essenziali per la competitività nel campo industriale, l’occupazione e la qualità della vita al fine sempre di stimolare la ricerca e lo sviluppo tecnologico;
— misure speciali per le piccole e medie imprese (v. PMI). Poiché la maggior parte di esse non dispone di risorse finanziarie adeguate per portare avanti i progetti di ricerca, la Comunità incoraggia e sostiene i loro sforzi di cooperazione attraverso aiuti finanziari.
Politica di ricerca e sviluppo tecnologico
Base giuridica: art. 163 Trattato CE
Direzione generale responsabile: Direzione generale della ricerca
Sito Internet:www.europa.eu.int/comm/dgs/research/index_it.htm
Voci collegate: Accrescere il potenziale umano di ricerca e la base di conoscenze socioeconomiche, CCR, CERN, Confermare il ruolo internazionale della ricerca comunitaria, CORDIS, COST, Crescita competitiva e sostenibile, Energia, ambiente e sviluppo sostenibile, EUREKA, Forum europeo della ricerca, MAST, MET, Politica dell’ambiente, Politica di cooperazione allo sviluppo, Politica industriale, Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, PROMISE, Promuovere l’innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI, Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche, Società dell’informazione, Società dell’informazione di facile uso, Ufficio per i progetti della Società dell’informazione, Uso sicuro di Internet.