Piccola impresa
Piccola impresa Raccomandazione CE 3 aprile 1996, n. 280/96
Secondo i parametri stabiliti dalla raccomandazione della Commissione n. 280 del 1996, sono definite piccole imprese quelle aventi:
— meno di 50 dipendenti; e/o
— un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro (v.) o un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro e in possesso del requisito di indipendenza. Quest’ultimo requisito, comune alle piccole e medie imprese (v. PMI) presuppone che il capitale o i diritti di voto dell’impresa non devono essere detenuti per 25% o più da una sola impresa o da più imprese congiuntamente, che non hanno le caratteristiche delle piccole imprese.
Qualora l’impresa, alla data di chiusura del bilancio, dovesse superare verso l’alto o verso il basso le condizioni citate, perde la qualifica di piccola impresa.
La necessità di operare una distinzione tra le piccole e medie imprese, piccole imprese e microimprese (v.) nasce dall’esigenza di effettuare un’appropriata valutazione delle conseguenze che gli aiuti di Stato alle imprese (v.) producono sulla concorrenza: minore è la dimensione dell’impresa beneficiaria degli aiuti, minori saranno gli effetti distorsivi sulla concorrenza.
Secondo i parametri stabiliti dalla raccomandazione della Commissione n. 280 del 1996, sono definite piccole imprese quelle aventi:
— meno di 50 dipendenti; e/o
— un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro (v.) o un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro e in possesso del requisito di indipendenza. Quest’ultimo requisito, comune alle piccole e medie imprese (v. PMI) presuppone che il capitale o i diritti di voto dell’impresa non devono essere detenuti per 25% o più da una sola impresa o da più imprese congiuntamente, che non hanno le caratteristiche delle piccole imprese.
Qualora l’impresa, alla data di chiusura del bilancio, dovesse superare verso l’alto o verso il basso le condizioni citate, perde la qualifica di piccola impresa.
La necessità di operare una distinzione tra le piccole e medie imprese, piccole imprese e microimprese (v.) nasce dall’esigenza di effettuare un’appropriata valutazione delle conseguenze che gli aiuti di Stato alle imprese (v.) producono sulla concorrenza: minore è la dimensione dell’impresa beneficiaria degli aiuti, minori saranno gli effetti distorsivi sulla concorrenza.