Piano Pleven
Piano Pleven
Elaborato dal primo ministro francese René Pleven e approvato dall’Assemblea nazionale il 14 ottobre 1950, rappresenta la prima proposta per la creazione di una Comunità europea di Difesa (v. CED).
Il piano prevedeva la creazione di forze armate comuni e l’istituzione di un ministro europeo della difesa responsabile dinanzi ad un’assemblea europea.
La proposta francese fu dettata dalla volontà di impedire l’adesione della Germania (v.) al Patto atlantico, cercando di scongiurare il rischio dell’isolamento in un periodo particolarmente difficile per la vita politica della Francia (v.).
Tuttavia il piano Pleven incontrò molte difficoltà proprio per i contrasti legati al riarmo tedesco nel quadro della ricostruzione della efficienza militare occidentale.
A tali contrasti, si aggiungeva la mancata adesione della Gran Bretagna, per cui il processo di unificazione europea entrò in crisi alla fine del 1951. Né una nuova proposta, partita da De Gasperi (v.), riuscì ad attenuare le difficoltà emerse già nel corso delle trattative sul progetto CED.
In particolare l’iniziativa di De Gasperi, condivisa da Adenauer (v.), Schuman (v.) e Van Zeeland, prevedeva la creazione nella Comunità europea di Difesa, di una Assemblea da eleggersi su basi democratiche, con il compito di studiare, in una struttura federale o confederale, i poteri di una organizzazione a carattere definitivo. Veniva in tal modo formulato l’art. 38 del Trattato CED con cui si riconosceva non solo la necessità della preesistenza e della preminenza di una autorità politica rispetto ad una autorità militare, ma altresì la necessità di un’integrazione economica.
Elaborato dal primo ministro francese René Pleven e approvato dall’Assemblea nazionale il 14 ottobre 1950, rappresenta la prima proposta per la creazione di una Comunità europea di Difesa (v. CED).
Il piano prevedeva la creazione di forze armate comuni e l’istituzione di un ministro europeo della difesa responsabile dinanzi ad un’assemblea europea.
La proposta francese fu dettata dalla volontà di impedire l’adesione della Germania (v.) al Patto atlantico, cercando di scongiurare il rischio dell’isolamento in un periodo particolarmente difficile per la vita politica della Francia (v.).
Tuttavia il piano Pleven incontrò molte difficoltà proprio per i contrasti legati al riarmo tedesco nel quadro della ricostruzione della efficienza militare occidentale.
A tali contrasti, si aggiungeva la mancata adesione della Gran Bretagna, per cui il processo di unificazione europea entrò in crisi alla fine del 1951. Né una nuova proposta, partita da De Gasperi (v.), riuscì ad attenuare le difficoltà emerse già nel corso delle trattative sul progetto CED.
In particolare l’iniziativa di De Gasperi, condivisa da Adenauer (v.), Schuman (v.) e Van Zeeland, prevedeva la creazione nella Comunità europea di Difesa, di una Assemblea da eleggersi su basi democratiche, con il compito di studiare, in una struttura federale o confederale, i poteri di una organizzazione a carattere definitivo. Veniva in tal modo formulato l’art. 38 del Trattato CED con cui si riconosceva non solo la necessità della preesistenza e della preminenza di una autorità politica rispetto ad una autorità militare, ma altresì la necessità di un’integrazione economica.