Partnership economica transatlantica
Partnership economica transatlantica
Si tratta di una dichiarazione adottata nel corso del vertice tra l’Unione europea e gli Stati Uniti (v.) del 18 maggio 1998 con la quale si poneva l’accento sulla necessità di intensificare le reciproche relazioni commerciali attivando una maggiore cooperazione e negoziazione fra le parti; la dichiarazione è stata successivamente completata da una dettagliato piano d’azione firmato il 9 novembre 1998 a Bruxelles e frutto di una difficile negoziazione tra la Commissione europea e rappresentanti statunitensi. L’obiettivo è essenzialmente quello di rimuovere le barriere che ancora esistono nello scambio transatlantico di beni, servizi e proprietà intellettuale.
I promotori del piano sono convinti che questo progetto servirà da stimolo per entrambe le economie ed apporterà, inoltre, benefici sia per gli operatori del commercio che per i consumatori. Per i primi, infatti, si profila una maggiore libertà di mercato grazie alla volontà di abbattere le attuali barriere commerciali. Per i secondi si prevede una più incisiva tutela e una maggiore attenzione per le tematiche ambientaliste.
Le relazioni che s’instaurano attraverso la partnership transatlantica assumono rilevanza in campo sia bilaterale sia multilaterale.
Al centro delle relazioni bilaterali si situano gli sforzi per una migliore regolamentazione degli scambi tra l’Unione europea e gli Stati Uniti che propizieranno nuove opportunità, non solo in campo economico, ma anche per ciò che riguarda il lavoro, la protezione della salute e dell’ambiente.
Nell’ambito delle relazioni multilaterali il piano aprirà un dialogo sistematico tra l’Unione e gli Stati Uniti, volto a raggiungere un’intesa comune sulle future prospettive e problematiche legate al commercio multilaterale, in particolare nell’ambito del WTO (v.)
Si tratta di una dichiarazione adottata nel corso del vertice tra l’Unione europea e gli Stati Uniti (v.) del 18 maggio 1998 con la quale si poneva l’accento sulla necessità di intensificare le reciproche relazioni commerciali attivando una maggiore cooperazione e negoziazione fra le parti; la dichiarazione è stata successivamente completata da una dettagliato piano d’azione firmato il 9 novembre 1998 a Bruxelles e frutto di una difficile negoziazione tra la Commissione europea e rappresentanti statunitensi. L’obiettivo è essenzialmente quello di rimuovere le barriere che ancora esistono nello scambio transatlantico di beni, servizi e proprietà intellettuale.
I promotori del piano sono convinti che questo progetto servirà da stimolo per entrambe le economie ed apporterà, inoltre, benefici sia per gli operatori del commercio che per i consumatori. Per i primi, infatti, si profila una maggiore libertà di mercato grazie alla volontà di abbattere le attuali barriere commerciali. Per i secondi si prevede una più incisiva tutela e una maggiore attenzione per le tematiche ambientaliste.
Le relazioni che s’instaurano attraverso la partnership transatlantica assumono rilevanza in campo sia bilaterale sia multilaterale.
Al centro delle relazioni bilaterali si situano gli sforzi per una migliore regolamentazione degli scambi tra l’Unione europea e gli Stati Uniti che propizieranno nuove opportunità, non solo in campo economico, ma anche per ciò che riguarda il lavoro, la protezione della salute e dell’ambiente.
Nell’ambito delle relazioni multilaterali il piano aprirà un dialogo sistematico tra l’Unione e gli Stati Uniti, volto a raggiungere un’intesa comune sulle future prospettive e problematiche legate al commercio multilaterale, in particolare nell’ambito del WTO (v.)