Pacchetto Delors I
Pacchetto Delors I
Insieme di proposte elaborate da Jacques Delors (v.) e presentate al Parlamento europeo il 18 febbraio 1987, riguardanti la necessità di dotare la Comunità di risorse adeguate per la messa in opera della riforme indispensabili alla concretizzazione dell’Atto unico (v. AUE).
Le riforme dovevano riguardare:
— la realizzazione di un mercato senza frontiere;
— la coesione economica e sociale;
— la politica europea della ricerca e della tecnologia;
— il rafforzamento del sistema monetario europeo;
— lo spazio sociale europeo;
— interventi comunitari in materia dell’ambiente.
Secondo Delors alla base di questo spazio europeo c’era la necessità di dotare la Comunità di risorse economiche proprie, stabili, sufficienti e garantite e di una disciplina di bilancio efficace (v. Finanziamento delle Comunità). Si rendeva indispensabile, tra l’altro, una riforma del bilancio comunitario (v.), in particolare delle entrate, attraverso la fissazione di un massimale globale, che fornisse alla Comunità la sicurezza finanziaria fino alla realizzazione del mercato unico (v.) prevista per il 1992, e la flessibilità della composizione delle risorse. La proposta prevedeva:
— un massimale globale, fino al 1992, dell’1% del prodotto nazionale lordo (PNL) dei paesi membri della Comunità;
— nuove categorie di entrate che dovevano sostituire il prelievo dell’IVA (v.) in vigore.
La comunicazione in esame (“Portare l’Atto Unico al successo”) fu presentata al Consiglio europeo di Bruxelles nel giugno del 1987. Tuttavia esse furono approvate solo nel febbraio 1988 dopo una lunga serie di riunioni.
Insieme di proposte elaborate da Jacques Delors (v.) e presentate al Parlamento europeo il 18 febbraio 1987, riguardanti la necessità di dotare la Comunità di risorse adeguate per la messa in opera della riforme indispensabili alla concretizzazione dell’Atto unico (v. AUE).
Le riforme dovevano riguardare:
— la realizzazione di un mercato senza frontiere;
— la coesione economica e sociale;
— la politica europea della ricerca e della tecnologia;
— il rafforzamento del sistema monetario europeo;
— lo spazio sociale europeo;
— interventi comunitari in materia dell’ambiente.
Secondo Delors alla base di questo spazio europeo c’era la necessità di dotare la Comunità di risorse economiche proprie, stabili, sufficienti e garantite e di una disciplina di bilancio efficace (v. Finanziamento delle Comunità). Si rendeva indispensabile, tra l’altro, una riforma del bilancio comunitario (v.), in particolare delle entrate, attraverso la fissazione di un massimale globale, che fornisse alla Comunità la sicurezza finanziaria fino alla realizzazione del mercato unico (v.) prevista per il 1992, e la flessibilità della composizione delle risorse. La proposta prevedeva:
— un massimale globale, fino al 1992, dell’1% del prodotto nazionale lordo (PNL) dei paesi membri della Comunità;
— nuove categorie di entrate che dovevano sostituire il prelievo dell’IVA (v.) in vigore.
La comunicazione in esame (“Portare l’Atto Unico al successo”) fu presentata al Consiglio europeo di Bruxelles nel giugno del 1987. Tuttavia esse furono approvate solo nel febbraio 1988 dopo una lunga serie di riunioni.