Obiettivi comunitari
Obiettivi comunitari art. 3 e ss. Regolamento CE 24 giugno 1999, n. 1260/1999
Obiettivi prioritari sui quali deve concentrarsi l’azione dei fondi strutturali (v.), individuati, per il periodo 2000-2006, con il regolamento-quadro n. 1260/1999 (v. Politica di coesione economica e sociale).
Gli attuali obiettivi comunitari sono:
— obiettivo n. 1: destinato alle Regioni poco sviluppate (con un reddito pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria), ma riguardante anche le Regioni ultraperiferiche (Azzorre, Canarie e Madera) e quelle con bassa densità di popolazione (Finlandia e Svezia prima rientranti nell’obiettivo 6). Per la realizzazione di questo obiettivo sono stati stanziati i 2/3 dell’ammontare complessivo dei fondi provenienti da FESR (v.), FSE (v.), FEOGA (v.) e SFOP (v.);
— obiettivo n. 2: interessa le aree in declino industriale e dei servizi, la riconversione economica delle aree agricole e di pesca e i quartieri urbani in difficoltà. Ad esso sono destinati fondi provenienti da FESR, FSE e SFOP;
— obiettivo n. 3: dedicato allo sviluppo delle risorse umane con fondi FSE ed indirizzato a tutte le Regioni alle quali non si applica l’obiettivo n. 1.
Un sostegno transitorio (cd. phasing-out) è previsto per quelle Regioni che in precedenza rientravano nell’obiettivo 1 e che sono state escluse con l’adozione della riforma. Analogo sostegno è previsto per quelle zone delle Regioni che rientravano nell’ambito degli obiettivi 2 e 5b e che possono beneficiare, fino al 2005, delle azioni intraprese nell’ambito del nuovo obiettivo 2.
Obiettivi prioritari sui quali deve concentrarsi l’azione dei fondi strutturali (v.), individuati, per il periodo 2000-2006, con il regolamento-quadro n. 1260/1999 (v. Politica di coesione economica e sociale).
Gli attuali obiettivi comunitari sono:
— obiettivo n. 1: destinato alle Regioni poco sviluppate (con un reddito pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria), ma riguardante anche le Regioni ultraperiferiche (Azzorre, Canarie e Madera) e quelle con bassa densità di popolazione (Finlandia e Svezia prima rientranti nell’obiettivo 6). Per la realizzazione di questo obiettivo sono stati stanziati i 2/3 dell’ammontare complessivo dei fondi provenienti da FESR (v.), FSE (v.), FEOGA (v.) e SFOP (v.);
— obiettivo n. 2: interessa le aree in declino industriale e dei servizi, la riconversione economica delle aree agricole e di pesca e i quartieri urbani in difficoltà. Ad esso sono destinati fondi provenienti da FESR, FSE e SFOP;
— obiettivo n. 3: dedicato allo sviluppo delle risorse umane con fondi FSE ed indirizzato a tutte le Regioni alle quali non si applica l’obiettivo n. 1.
Un sostegno transitorio (cd. phasing-out) è previsto per quelle Regioni che in precedenza rientravano nell’obiettivo 1 e che sono state escluse con l’adozione della riforma. Analogo sostegno è previsto per quelle zone delle Regioni che rientravano nell’ambito degli obiettivi 2 e 5b e che possono beneficiare, fino al 2005, delle azioni intraprese nell’ambito del nuovo obiettivo 2.