Nuova Agenda Transatlantica
Nuova Agenda Transatlantica
Documento firmato il 3 dicembre 1995 durante il vertice tra Europa e Stati Uniti (v.) tenutosi a Madrid, unitamente ad un Piano d'azione avente carattere operativo. La Nuova Agenda prende spunto dalla Dichiarazione transatlantica (v.) del 1990 che fissava alcuni principi generali della cooperazione fra Europa e Stati Uniti.
Il Piano d'azione elenca circa 120 misure di cooperazione, raggruppate in quattro capitoli:
— il primo è dedicato alla promozione della pace, della stabilità dello sviluppo e della democrazia;
— il secondo riguarda l'impegno sul piano delle “sfide globali” e comprende: la lotta alla criminalità organizzata, la cooperazione in materia di terrorismo e traffico di droga, il problema dell'immigrazione illegale, la salvaguardia dell'ambiente, il controllo dell'aumento demografico e le misure contro le grandi epidemie;
— il terzo capitolo è incentrato sulle relazioni economiche bilaterali e sulla liberalizzazione del commercio internazionale;
— il quarto prevede una serie di azioni di carattere non governativo quali: il dialogo fra uomini d'affari, la cooperazione tra organizzazioni scientifiche e di ricerca, la promozione di scambi culturali, le relazioni fra associazioni.
Il documento è la prova che ormai l'Europa e gli Stati Uniti attribuiscono un valore prioritario alle relazioni transatlantiche e che sono, pertanto, determinati a dividersi competenze e responsabilità al fine di mantenere e consolidare tali rapporti.
Da quando l'Unione sovietica non è più l'avversario comune è nata l'esigenza di ridisegnare nuovi rapporti economici e difensivi tra le parti, ma sono anche emerse molte divergenze e incomprensioni da superare. Tuttavia gli interessi economici comuni sono tanti e tali che si può facilmente pensare ad una progressiva soluzione di ogni attrito in nome della proficua collaborazione.
Le più strette relazioni economiche e commerciali fra Stati Uniti ed Europa incoraggiate dalla Nuova Agenda transatlantica, mettono però in luce l'esigenza di appianare le divergenze esistenti anche in campo normativo. A tale scopo la Commissione europea e l'amministrazione statunitense sono al lavoro per l'adozione di uno standard normativo che regoli adeguatamente le relazioni tra le parti.
Tra le difficoltà che la Nuova Agenda transatlantica dovrà affrontare, c'è anche la necessità di evitare che questo nuovo spazio commerciale determini una chiusura delle relazioni con le economie asiatiche; se così fosse, infatti, la pressione economica e politica che si determinerebbe su tali paesi diverrebbe fonte di gravi perturbazioni economiche mondiali.
Documento firmato il 3 dicembre 1995 durante il vertice tra Europa e Stati Uniti (v.) tenutosi a Madrid, unitamente ad un Piano d'azione avente carattere operativo. La Nuova Agenda prende spunto dalla Dichiarazione transatlantica (v.) del 1990 che fissava alcuni principi generali della cooperazione fra Europa e Stati Uniti.
Il Piano d'azione elenca circa 120 misure di cooperazione, raggruppate in quattro capitoli:
— il primo è dedicato alla promozione della pace, della stabilità dello sviluppo e della democrazia;
— il secondo riguarda l'impegno sul piano delle “sfide globali” e comprende: la lotta alla criminalità organizzata, la cooperazione in materia di terrorismo e traffico di droga, il problema dell'immigrazione illegale, la salvaguardia dell'ambiente, il controllo dell'aumento demografico e le misure contro le grandi epidemie;
— il terzo capitolo è incentrato sulle relazioni economiche bilaterali e sulla liberalizzazione del commercio internazionale;
— il quarto prevede una serie di azioni di carattere non governativo quali: il dialogo fra uomini d'affari, la cooperazione tra organizzazioni scientifiche e di ricerca, la promozione di scambi culturali, le relazioni fra associazioni.
Il documento è la prova che ormai l'Europa e gli Stati Uniti attribuiscono un valore prioritario alle relazioni transatlantiche e che sono, pertanto, determinati a dividersi competenze e responsabilità al fine di mantenere e consolidare tali rapporti.
Da quando l'Unione sovietica non è più l'avversario comune è nata l'esigenza di ridisegnare nuovi rapporti economici e difensivi tra le parti, ma sono anche emerse molte divergenze e incomprensioni da superare. Tuttavia gli interessi economici comuni sono tanti e tali che si può facilmente pensare ad una progressiva soluzione di ogni attrito in nome della proficua collaborazione.
Le più strette relazioni economiche e commerciali fra Stati Uniti ed Europa incoraggiate dalla Nuova Agenda transatlantica, mettono però in luce l'esigenza di appianare le divergenze esistenti anche in campo normativo. A tale scopo la Commissione europea e l'amministrazione statunitense sono al lavoro per l'adozione di uno standard normativo che regoli adeguatamente le relazioni tra le parti.
Tra le difficoltà che la Nuova Agenda transatlantica dovrà affrontare, c'è anche la necessità di evitare che questo nuovo spazio commerciale determini una chiusura delle relazioni con le economie asiatiche; se così fosse, infatti, la pressione economica e politica che si determinerebbe su tali paesi diverrebbe fonte di gravi perturbazioni economiche mondiali.