NATO
NATO [North Atlantic Treaty Organization - Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico] art. 17 Trattato sull'Unione europea
[B-1110 Bruxelles; tel.: (2) 7284111; fax: (2) 7285057/7285058 - internet: www.nato.int]
È un'organizzazione istituita con il Trattato di Washington del 4 aprile 1949, che comporta la mutua difesa obbligatoria dalle aggressioni esterne e la risoluzione diplomatica delle controversie tra gli Stati membri.
Di essa fanno parte: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Turchia, Ungheria e Stati Uniti. Organo supremo è il Consiglio Atlantico che riunisce i rappresentanti degli Stati membri ed ha sede a Bruxelles; a questo si affiancano altri organismi militari.
Creata come organizzazione militare per contrastare il pericolo sovietico, la NATO ha poi radicalmente mutato il proprio ruolo in seguito alla dissoluzione del blocco comunista, diventando così una forza internazionale per il mantenimento della pace.
Già con il vertice di Roma del 1991 era stata decisa la riduzione del numero delle armi nucleari e convenzionali e la fine della cd. difesa avanzata, in virtù della quale era previsto in Europa centrale un fronte continuo costituito da corpi armati mononazionali. Con il vertice di Bruxelles del gennaio 1994 si è, invece, deciso di avviare il cd. Partenariato per la pace (v.), invitando i paesi dell'est ad instaurare una più stretta collaborazione con la NATO, anche in vista di un futuro allargamento dell'Alleanza. I buoni risultati ottenuti con il Partenariato per la pace hanno avuto ulteriori sviluppi con la firma, il 25 maggio 1997, di un documento tra la Russia e la NATO con il quale vengono poste le basi per avviare “relazioni comuni sulla cooperazione e la sicurezza”. Secondo quanto previsto dal documento, tra Russia e la NATO è stato creato un organismo di reciproca consultazione e cooperazione su tutti gli aspetti relativi alla sicurezza in Europa.
Con la firma di quest'ultimo atto sono venuti meno i veti finora apposti dalla Russia all'adesione alla NATO di alcuni Stati appartenenti all'ex blocco comunista.
Durante il vertice NATO svoltosi a Madrid il 7-8 luglio 1997 è stato quindi possibile formalizzare l'atto di adesione dell'Ungheria, della Polonia e della Repubblica Ceca; Slovenia e Romania hanno invece ottenuto uno statuto speciale che li riconosce quali primi candidati al secondo allargamento.
L'apertura della NATO ai paesi dell'Europa orientale è la conseguenza di un cambiamento del ruolo dell'Alleanza atlantica nel nuovo ordine di sicurezza europeo generato dalla fine della guerra fredda. La nascita della NATO è infatti strettamente collegata alla contrapposizione frontale tra i due blocchi dell'immediato dopoguerra, venuta meno con la dissoluzione dell'Unione Sovietica. In questo contesto, accompagnato dal progressivo disimpegno militare statunitense, la NATO ha dovuto reinventarsi un nuovo ruolo, caratterizzandosi sempre più come organizzazione regionale di difesa e sviluppando maggiormente la cd. identità europea in materia di sicurezza e difesa (v.), in stretta collaborazione con l'UEO (v.).
La cooperazione tra l'Alleanza atlantica e l'UEO è stata formalizzata con la Dichiarazione allegata al Trattato di Maastricht, in cui l'UEO è definita quale “componente di difesa dell'Unione europea” e “mezzo per il rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza atlantica”. In sostanza l'UEO agisce per realizzare le decisioni prese dall'Unione europea in conformità delle posizioni adottate in sede di Alleanza atlantica e rappresenta lo strumento idoneo allo sviluppo dell'identità europea di sicurezza e difesa, in modo da rendere più coerente il contributo europeo alla difesa degli alleati.
Per realizzare questo obiettivo, alla riunione dei capi di Stato e di governo di Bruxelles dell'11 gennaio 1994, gli Stati membri della NATO hanno confermato la propria disponibilità a fornire le capacità militari dell'Alleanza per lo svolgimento di operazioni condotte dall'UEO. Questa disponibilità ha portato alla costituzione dei gruppo di forze interarmate multinazionali (v. GFIM), avvenuta durante il Consiglio NATO di Berlino del giugno 1996 che ha sopperito alla mancanza, nell'ambito dell'UEO, non solo delle forze militari ma anche delle capacità logistiche e di comando.
Il ruolo dell'UEO quale strumento di difesa dell'Unione europea nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune (v. PESC), nonché pilastro europeo dell'Alleanza atlantica, ha permesso di creare una cerniera tra l'Unione europea e la NATO, in modo da poter assicurare una sinergia di forze per la difesa degli Stati membri e per prevenire conflitti nelle zone calde dei paesi terzi.
[B-1110 Bruxelles; tel.: (2) 7284111; fax: (2) 7285057/7285058 - internet: www.nato.int]
È un'organizzazione istituita con il Trattato di Washington del 4 aprile 1949, che comporta la mutua difesa obbligatoria dalle aggressioni esterne e la risoluzione diplomatica delle controversie tra gli Stati membri.
Di essa fanno parte: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Turchia, Ungheria e Stati Uniti. Organo supremo è il Consiglio Atlantico che riunisce i rappresentanti degli Stati membri ed ha sede a Bruxelles; a questo si affiancano altri organismi militari.
Creata come organizzazione militare per contrastare il pericolo sovietico, la NATO ha poi radicalmente mutato il proprio ruolo in seguito alla dissoluzione del blocco comunista, diventando così una forza internazionale per il mantenimento della pace.
Già con il vertice di Roma del 1991 era stata decisa la riduzione del numero delle armi nucleari e convenzionali e la fine della cd. difesa avanzata, in virtù della quale era previsto in Europa centrale un fronte continuo costituito da corpi armati mononazionali. Con il vertice di Bruxelles del gennaio 1994 si è, invece, deciso di avviare il cd. Partenariato per la pace (v.), invitando i paesi dell'est ad instaurare una più stretta collaborazione con la NATO, anche in vista di un futuro allargamento dell'Alleanza. I buoni risultati ottenuti con il Partenariato per la pace hanno avuto ulteriori sviluppi con la firma, il 25 maggio 1997, di un documento tra la Russia e la NATO con il quale vengono poste le basi per avviare “relazioni comuni sulla cooperazione e la sicurezza”. Secondo quanto previsto dal documento, tra Russia e la NATO è stato creato un organismo di reciproca consultazione e cooperazione su tutti gli aspetti relativi alla sicurezza in Europa.
Con la firma di quest'ultimo atto sono venuti meno i veti finora apposti dalla Russia all'adesione alla NATO di alcuni Stati appartenenti all'ex blocco comunista.
Durante il vertice NATO svoltosi a Madrid il 7-8 luglio 1997 è stato quindi possibile formalizzare l'atto di adesione dell'Ungheria, della Polonia e della Repubblica Ceca; Slovenia e Romania hanno invece ottenuto uno statuto speciale che li riconosce quali primi candidati al secondo allargamento.
L'apertura della NATO ai paesi dell'Europa orientale è la conseguenza di un cambiamento del ruolo dell'Alleanza atlantica nel nuovo ordine di sicurezza europeo generato dalla fine della guerra fredda. La nascita della NATO è infatti strettamente collegata alla contrapposizione frontale tra i due blocchi dell'immediato dopoguerra, venuta meno con la dissoluzione dell'Unione Sovietica. In questo contesto, accompagnato dal progressivo disimpegno militare statunitense, la NATO ha dovuto reinventarsi un nuovo ruolo, caratterizzandosi sempre più come organizzazione regionale di difesa e sviluppando maggiormente la cd. identità europea in materia di sicurezza e difesa (v.), in stretta collaborazione con l'UEO (v.).
La cooperazione tra l'Alleanza atlantica e l'UEO è stata formalizzata con la Dichiarazione allegata al Trattato di Maastricht, in cui l'UEO è definita quale “componente di difesa dell'Unione europea” e “mezzo per il rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza atlantica”. In sostanza l'UEO agisce per realizzare le decisioni prese dall'Unione europea in conformità delle posizioni adottate in sede di Alleanza atlantica e rappresenta lo strumento idoneo allo sviluppo dell'identità europea di sicurezza e difesa, in modo da rendere più coerente il contributo europeo alla difesa degli alleati.
Per realizzare questo obiettivo, alla riunione dei capi di Stato e di governo di Bruxelles dell'11 gennaio 1994, gli Stati membri della NATO hanno confermato la propria disponibilità a fornire le capacità militari dell'Alleanza per lo svolgimento di operazioni condotte dall'UEO. Questa disponibilità ha portato alla costituzione dei gruppo di forze interarmate multinazionali (v. GFIM), avvenuta durante il Consiglio NATO di Berlino del giugno 1996 che ha sopperito alla mancanza, nell'ambito dell'UEO, non solo delle forze militari ma anche delle capacità logistiche e di comando.
Il ruolo dell'UEO quale strumento di difesa dell'Unione europea nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune (v. PESC), nonché pilastro europeo dell'Alleanza atlantica, ha permesso di creare una cerniera tra l'Unione europea e la NATO, in modo da poter assicurare una sinergia di forze per la difesa degli Stati membri e per prevenire conflitti nelle zone calde dei paesi terzi.