Lobbies
Lobbies
[internet:http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/lobbies/index_en.htm]
Termine inglese traducibile come gruppo d’interesse o gruppo di pressione che designa quelle organizzazioni che portano a conoscenza del legislatore e dei decision-makers i desideri e le aspettative dei propri assistiti, condizionando l’azione dei pubblici poteri al fine di soddisfare interessi economici, sociali etc.
In ambito europeo tale pratica si è diffusa notevolmente negli ultimi anni.
A Bruxelles e a Strasburgo si contano circa 3000 organizzazioni di questo tipo, distinti fra gruppi di promozione, i quali portano avanti la difesa di una causa (come la lotta al razzismo, alla xenofobia, la tutela dell’ambiente etc.) e gruppi di interesse veri e propri, che cercano di influire sulle decisioni delle autorità competenti nella direzione degli interessi esclusivi dei loro membri.
La Commissione europea ha sempre considerato necessaria l’attività di questi gruppi per lo sviluppo delle sue politiche, in quanto essi sono espressione di reali esigenze dei cittadini. Tuttavia la constatazione di alcuni abusi da parte delle lobbies, ha indotto la stessa Commissione a procedere ad una sorta di codificazione dei suoi rapporti con queste organizzazioni. Ciò attraverso la raccolta in un unico documento di tutti i dati concernenti lo statuto giuridico dei gruppi, i nomi dei dirigenti e delle organizzazioni che li compongono, nonché invitando i gruppi di pressione ad elaborare un proprio codice di condotta, nel quale vengono definiti degli standard professionali da seguire nei rapporti con le istituzioni comunitarie. Tali parametri esprimono l’esigenza di garantire una maggiore trasparenza dell’azione delle lobbies imponendo, fra l’altro, il divieto di fare regali o concedere favori ai membri delle istituzioni.
[internet:http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/lobbies/index_en.htm]
Termine inglese traducibile come gruppo d’interesse o gruppo di pressione che designa quelle organizzazioni che portano a conoscenza del legislatore e dei decision-makers i desideri e le aspettative dei propri assistiti, condizionando l’azione dei pubblici poteri al fine di soddisfare interessi economici, sociali etc.
In ambito europeo tale pratica si è diffusa notevolmente negli ultimi anni.
A Bruxelles e a Strasburgo si contano circa 3000 organizzazioni di questo tipo, distinti fra gruppi di promozione, i quali portano avanti la difesa di una causa (come la lotta al razzismo, alla xenofobia, la tutela dell’ambiente etc.) e gruppi di interesse veri e propri, che cercano di influire sulle decisioni delle autorità competenti nella direzione degli interessi esclusivi dei loro membri.
La Commissione europea ha sempre considerato necessaria l’attività di questi gruppi per lo sviluppo delle sue politiche, in quanto essi sono espressione di reali esigenze dei cittadini. Tuttavia la constatazione di alcuni abusi da parte delle lobbies, ha indotto la stessa Commissione a procedere ad una sorta di codificazione dei suoi rapporti con queste organizzazioni. Ciò attraverso la raccolta in un unico documento di tutti i dati concernenti lo statuto giuridico dei gruppi, i nomi dei dirigenti e delle organizzazioni che li compongono, nonché invitando i gruppi di pressione ad elaborare un proprio codice di condotta, nel quale vengono definiti degli standard professionali da seguire nei rapporti con le istituzioni comunitarie. Tali parametri esprimono l’esigenza di garantire una maggiore trasparenza dell’azione delle lobbies imponendo, fra l’altro, il divieto di fare regali o concedere favori ai membri delle istituzioni.