Lituania
Lituania
Nel 1940 la Lituania fu annessa all’URSS e soltanto dopo cinquant’anni di violenti scontri riuscì a conquistare l’indipendenza, riconosciuta poi dalla Comunità europea il 27 agosto del 1991.
L’11 maggio del 1992 fu firmato l’accordo di scambio e cooperazione commerciale ed economica tra la Lituania e la Comunità ed il 18 luglio 1994 fu sottoscritto l’accordo di libero scambio entrato in vigore il 1° gennaio 1995.
L’accordo europeo (v.) è stato firmato il 12 giugno 1995 e nello stesso anno la Lituania ha presentato domanda di adesione (v.) all’Unione europea
La Commissione, esaminando la richiesta, ha precisato che la Lituania ha assolto in anticipo importanti obblighi connessi agli accordi europei, ma deve ancora compiere notevoli sforzi per adottare la parte principale dell’acquis communautaire (v.) a medio termine.
Per questi motivi la Commissione ha escluso la Lituania dal primo gruppo di Stati che dovranno in futuro aderire all’Unione. Per questi ultimi infatti l’adesione avrà tempi più lunghi, anche se intanto sono intensificati i rapporti commerciali e politici attraverso la cd. strategia di preadesione rafforzata (v.).
La Commissione europea nel luglio del 1997, alla luce dei notevoli progressi economici compiuti dal Paese, ha individuato due ordini di priorità sul cammino della Lituania verso la completa integrazione: uno da risolvere a breve termine ed un altro a medio termine (quando il Paese sarà ormai pronto a divenire membro dell’Unione).
Nel primo gruppo di priorità sono comprese: l’incremento delle capacità in campo amministrativo ed istituzionale, le riforme economiche, il mercato interno, la giustizia e gli affari interni. Tra le priorità a medio termine, invece, rientrano le problematiche connesse all’occupazione, alla politica economica, agli affari sociali, all’agricoltura e ai trasporti.
Il 1° febbraio 1998 è entrato in vigore l’accordo europeo, volto a promuovere il dialogo e le relazioni economiche e commerciali tra le parti, costituendo, inoltre, un valido supporto per una graduale integrazione della Lituania nella Comunità.
Nel marzo dello stesso anno la Lituania ha sottoposto alla Commissione un piano nel quale sono state evidenziate le capacità istituzionali ed amministrative di adottare e completare l’acquis. Scopo del piano è quello di garantire che l’adeguamento legislativo ed il lavoro delle istituzioni siano in sintonia con le esigenze della Comunità.
Lo Stato lituano rientra ora nel secondo gruppo di paesi con i quali sono stati avviati i negoziati bilaterali di adesione nel febbraio 2000, secondo le indicazioni fornite dal Consiglio europeo di Helsinki del 1999.
Nel 1940 la Lituania fu annessa all’URSS e soltanto dopo cinquant’anni di violenti scontri riuscì a conquistare l’indipendenza, riconosciuta poi dalla Comunità europea il 27 agosto del 1991.
L’11 maggio del 1992 fu firmato l’accordo di scambio e cooperazione commerciale ed economica tra la Lituania e la Comunità ed il 18 luglio 1994 fu sottoscritto l’accordo di libero scambio entrato in vigore il 1° gennaio 1995.
L’accordo europeo (v.) è stato firmato il 12 giugno 1995 e nello stesso anno la Lituania ha presentato domanda di adesione (v.) all’Unione europea
La Commissione, esaminando la richiesta, ha precisato che la Lituania ha assolto in anticipo importanti obblighi connessi agli accordi europei, ma deve ancora compiere notevoli sforzi per adottare la parte principale dell’acquis communautaire (v.) a medio termine.
Per questi motivi la Commissione ha escluso la Lituania dal primo gruppo di Stati che dovranno in futuro aderire all’Unione. Per questi ultimi infatti l’adesione avrà tempi più lunghi, anche se intanto sono intensificati i rapporti commerciali e politici attraverso la cd. strategia di preadesione rafforzata (v.).
La Commissione europea nel luglio del 1997, alla luce dei notevoli progressi economici compiuti dal Paese, ha individuato due ordini di priorità sul cammino della Lituania verso la completa integrazione: uno da risolvere a breve termine ed un altro a medio termine (quando il Paese sarà ormai pronto a divenire membro dell’Unione).
Nel primo gruppo di priorità sono comprese: l’incremento delle capacità in campo amministrativo ed istituzionale, le riforme economiche, il mercato interno, la giustizia e gli affari interni. Tra le priorità a medio termine, invece, rientrano le problematiche connesse all’occupazione, alla politica economica, agli affari sociali, all’agricoltura e ai trasporti.
Il 1° febbraio 1998 è entrato in vigore l’accordo europeo, volto a promuovere il dialogo e le relazioni economiche e commerciali tra le parti, costituendo, inoltre, un valido supporto per una graduale integrazione della Lituania nella Comunità.
Nel marzo dello stesso anno la Lituania ha sottoposto alla Commissione un piano nel quale sono state evidenziate le capacità istituzionali ed amministrative di adottare e completare l’acquis. Scopo del piano è quello di garantire che l’adeguamento legislativo ed il lavoro delle istituzioni siano in sintonia con le esigenze della Comunità.
Lo Stato lituano rientra ora nel secondo gruppo di paesi con i quali sono stati avviati i negoziati bilaterali di adesione nel febbraio 2000, secondo le indicazioni fornite dal Consiglio europeo di Helsinki del 1999.