Kohl Helmut
Kohl Helmut (Ludwigshafen 1930)
Leader dell’Unione cristiano democratica (CDU) dal 1973, fu eletto Cancelliere della Repubblica federale tedesca nel 1982 e Cancelliere della Germania riunificata nel 1990.
Da sempre convinto assertore dell’unità europea, sulle orme di Adenauer (v.), ha contribuito in modo decisivo alla crescita della Comunità, dando un forte impulso alla realizzazione del mercato interno (v.) e, grazie all’asse privilegiato con il Presidente francese Mitterand (v.), all’avvio della cooperazione politica.
Avendo ricoperto un ruolo fondamentale nel processo di riunificazione del suo paese, si è inoltre battuto energicamente affinché ciò non compromettesse l’impegno tedesco nei confronti della Comunità, riuscendo a dimostrare che la nuova Germania non rappresentava una minaccia per l’Europa.
Determinante è stato inoltre il suo sostegno alla realizzazione dell’unione economica e monetaria (v. UEM) e alla nascita dell’euro (v.), nonostante la forte opposizione interna, timorosa di dover abbandonare il marco, simbolo della rinascita tedesca del dopoguerra. Negli ultimi anni il suo impegno era stato rivolto in modo particolare ad allargare i confini dell’Unione, preparando il terreno all’adesione degli Stati dell’Europa centro-orientale.
Nel settembre 1998 Kohl ha concluso il suo lungo mandato, durato ben 16 anni, dopo essere stato sconfitto nelle elezioni federali da Gerhard Schroeder, leader del partito socialdemocratico.
Leader dell’Unione cristiano democratica (CDU) dal 1973, fu eletto Cancelliere della Repubblica federale tedesca nel 1982 e Cancelliere della Germania riunificata nel 1990.
Da sempre convinto assertore dell’unità europea, sulle orme di Adenauer (v.), ha contribuito in modo decisivo alla crescita della Comunità, dando un forte impulso alla realizzazione del mercato interno (v.) e, grazie all’asse privilegiato con il Presidente francese Mitterand (v.), all’avvio della cooperazione politica.
Avendo ricoperto un ruolo fondamentale nel processo di riunificazione del suo paese, si è inoltre battuto energicamente affinché ciò non compromettesse l’impegno tedesco nei confronti della Comunità, riuscendo a dimostrare che la nuova Germania non rappresentava una minaccia per l’Europa.
Determinante è stato inoltre il suo sostegno alla realizzazione dell’unione economica e monetaria (v. UEM) e alla nascita dell’euro (v.), nonostante la forte opposizione interna, timorosa di dover abbandonare il marco, simbolo della rinascita tedesca del dopoguerra. Negli ultimi anni il suo impegno era stato rivolto in modo particolare ad allargare i confini dell’Unione, preparando il terreno all’adesione degli Stati dell’Europa centro-orientale.
Nel settembre 1998 Kohl ha concluso il suo lungo mandato, durato ben 16 anni, dopo essere stato sconfitto nelle elezioni federali da Gerhard Schroeder, leader del partito socialdemocratico.