Finlandia
Finlandia
Il paese ha conosciuto il dominio degli zar per circa cent’anni, rendendosi indipendente soltanto in seguito alla rivoluzione bolscevica del 1917; tuttavia la stretta contiguità geografica con l’URSS ha a lungo condizionato le scelte di politica estera e quelle di tipo economico. Basti pensare che l’Unione Sovietica ha rappresentato nel secondo dopoguerra il principale partner economico della Finlandia; tuttavia dopo il crollo sovietico la Russia riesce ad assorbire soltanto il 5% delle esportazioni, imponendo al paese la necessità di ricercare altri sbocchi per i propri prodotti, sbocco che inevitabilmente era costituito dall’Unione europea.
Tuttavia già dal 1986 la Finlandia aveva ufficialmente aderito all’EFTA (v.), stipulando l’accordo di libero scambio con la Comunità nel gennaio 1973 e più tardi quello istitutivo dello Spazio Economico Europeo (v. SEE).
La domanda di adesione (v.) alle Comunità fu presentata il 18 marzo 1992, e ricevette il parere complessivamente favorevole della Commissione: l’industria ed il commercio, infatti stavano già adattandosi all’acquis communautaire (v.), sebbene alcuni problemi persistevano in materia di sicurezza sociale e tributi diretti.
Nell’ottobre 1994 si svolse il referendum (v.) per l’ammissione all’Unione, che diede il 57% di voti favorevoli ed il 43% di contrari. Dal 1° gennaio 1995 la Finlandia è entrata ufficialmente a far parte dell’Unione insieme alla Svezia e all’Austria, mentre il 19 dicembre 1996 ha siglato l’accordo di adesione alla Convenzione di Schengen (v.).
La Finlandia grazie alla sua politica determinata, ai forti tagli di spesa pubblica ed alla ristrutturazione industriale, è riuscita a progredire rapidamente sulla via dell’integrazione non mancando talvolta di stupire: in pochi anni ha, infatti, provveduto a rientrare in tutti i criteri di convergenza (v.), entrando a far parte fin dall’inizio tra i paesi che adottano l’euro (v.) a partire dal 1999.
Membro del >Consiglio d’Europa (v.) la Finlandia aderì alle Nazioni Unite (v. ONU) soltanto nel 1955.
• Abitanti: 5 milioni
• Superficie: 337.100 km2
• Capitale: Helsinki
• Forma di Governo: repubblica parlamentare
• Lingue ufficiali: finnico, svedese
• Moneta: markka
• Tasso di conversione con l’euro: 5,94573
• Tasso di conversione con la lira: 325,657
• Membro delle Comunità: dal 1995
• Membri eletti al Parlamento Europeo: 16
• Membri della Commissione: 1 (Erkki Liikanen)
• Membri del Comitato economico e sociale: 9
• Membri del Comitato delle Regioni: 9
• Peso dei voti in Consiglio: 3
Vedi figura.
Il paese ha conosciuto il dominio degli zar per circa cent’anni, rendendosi indipendente soltanto in seguito alla rivoluzione bolscevica del 1917; tuttavia la stretta contiguità geografica con l’URSS ha a lungo condizionato le scelte di politica estera e quelle di tipo economico. Basti pensare che l’Unione Sovietica ha rappresentato nel secondo dopoguerra il principale partner economico della Finlandia; tuttavia dopo il crollo sovietico la Russia riesce ad assorbire soltanto il 5% delle esportazioni, imponendo al paese la necessità di ricercare altri sbocchi per i propri prodotti, sbocco che inevitabilmente era costituito dall’Unione europea.
Tuttavia già dal 1986 la Finlandia aveva ufficialmente aderito all’EFTA (v.), stipulando l’accordo di libero scambio con la Comunità nel gennaio 1973 e più tardi quello istitutivo dello Spazio Economico Europeo (v. SEE).
La domanda di adesione (v.) alle Comunità fu presentata il 18 marzo 1992, e ricevette il parere complessivamente favorevole della Commissione: l’industria ed il commercio, infatti stavano già adattandosi all’acquis communautaire (v.), sebbene alcuni problemi persistevano in materia di sicurezza sociale e tributi diretti.
Nell’ottobre 1994 si svolse il referendum (v.) per l’ammissione all’Unione, che diede il 57% di voti favorevoli ed il 43% di contrari. Dal 1° gennaio 1995 la Finlandia è entrata ufficialmente a far parte dell’Unione insieme alla Svezia e all’Austria, mentre il 19 dicembre 1996 ha siglato l’accordo di adesione alla Convenzione di Schengen (v.).
La Finlandia grazie alla sua politica determinata, ai forti tagli di spesa pubblica ed alla ristrutturazione industriale, è riuscita a progredire rapidamente sulla via dell’integrazione non mancando talvolta di stupire: in pochi anni ha, infatti, provveduto a rientrare in tutti i criteri di convergenza (v.), entrando a far parte fin dall’inizio tra i paesi che adottano l’euro (v.) a partire dal 1999.
Membro del >Consiglio d’Europa (v.) la Finlandia aderì alle Nazioni Unite (v. ONU) soltanto nel 1955.
• Abitanti: 5 milioni
• Superficie: 337.100 km2
• Capitale: Helsinki
• Forma di Governo: repubblica parlamentare
• Lingue ufficiali: finnico, svedese
• Moneta: markka
• Tasso di conversione con l’euro: 5,94573
• Tasso di conversione con la lira: 325,657
• Membro delle Comunità: dal 1995
• Membri eletti al Parlamento Europeo: 16
• Membri della Commissione: 1 (Erkki Liikanen)
• Membri del Comitato economico e sociale: 9
• Membri del Comitato delle Regioni: 9
• Peso dei voti in Consiglio: 3
Vedi figura.
