ECIP
ECIP [European Community Investment Partner]
L’ECIP è un programma di sostegno finanziario volto alla creazione e allo sviluppo di joint venture tra imprese europee e partner locali nei paesi del Mediterraneo, dell’Asia e dell’America Latina.
La joint venture può operare in tutti i settori di attività, purché si tratti di investimenti di carattere produttivo e non speculativo.
L’impegno finanziario dell’Unione si articola in tre momenti essenziali: la fase dello studio di fattibilità del progetto, quella degli investimenti e la fase concernente la formazione e l’assistenza tecnica.
La prima fase può essere sostenuta con un anticipo a tasso zero fino al 50% dei costi preventivati per lo studio di fattibilità e con un limite massimo di 250.000 euro (v.). In caso di mancata realizzazione del progetto l’anticipo viene convertito in un prestito a tasso zero rimborsabile in un periodo che va da due a cinque anni. Nel caso, invece, di esito positivo l’anticipo confluisce, su espressa richiesta dell’azienda beneficiaria, in un contributo partecipativo al progetto.
L’intervento comunitario nella fase degli investimenti potrà concretizzarsi in un prestito partecipativo o in una partecipazione diretta al capitale sociale della joint venture. Tale prestazione dell’Unione europea non potrà comunque superare 1.000.000 di euro e il 20% del capitale della joint venture.
Riguardo al sostegno in termini di formazione del personale ed assistenza tecnica è previsto un prestito a tasso zero fino al 50% dei costi previsti e fino ad un limite massimo di 250.000 euro. La somma è rimborsabile nell’arco di cinque anni.
Al programma, che non prevede scadenze, si può accedere mediante domanda presentata presso una delle istituzioni finanziarie abilitate, che valuterà il progetto e lo inoltrerà alla Commissione europea. Sarà quest’ultima a deliberare l’eventuale finanziamento.
L’ECIP è un programma di sostegno finanziario volto alla creazione e allo sviluppo di joint venture tra imprese europee e partner locali nei paesi del Mediterraneo, dell’Asia e dell’America Latina.
La joint venture può operare in tutti i settori di attività, purché si tratti di investimenti di carattere produttivo e non speculativo.
L’impegno finanziario dell’Unione si articola in tre momenti essenziali: la fase dello studio di fattibilità del progetto, quella degli investimenti e la fase concernente la formazione e l’assistenza tecnica.
La prima fase può essere sostenuta con un anticipo a tasso zero fino al 50% dei costi preventivati per lo studio di fattibilità e con un limite massimo di 250.000 euro (v.). In caso di mancata realizzazione del progetto l’anticipo viene convertito in un prestito a tasso zero rimborsabile in un periodo che va da due a cinque anni. Nel caso, invece, di esito positivo l’anticipo confluisce, su espressa richiesta dell’azienda beneficiaria, in un contributo partecipativo al progetto.
L’intervento comunitario nella fase degli investimenti potrà concretizzarsi in un prestito partecipativo o in una partecipazione diretta al capitale sociale della joint venture. Tale prestazione dell’Unione europea non potrà comunque superare 1.000.000 di euro e il 20% del capitale della joint venture.
Riguardo al sostegno in termini di formazione del personale ed assistenza tecnica è previsto un prestito a tasso zero fino al 50% dei costi previsti e fino ad un limite massimo di 250.000 euro. La somma è rimborsabile nell’arco di cinque anni.
Al programma, che non prevede scadenze, si può accedere mediante domanda presentata presso una delle istituzioni finanziarie abilitate, che valuterà il progetto e lo inoltrerà alla Commissione europea. Sarà quest’ultima a deliberare l’eventuale finanziamento.