CSCE

CSCE [Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa]

La Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa riuniva tutti gli Stati europei ad eccezione dell’Albania e di Andorra, nonché gli Stati Uniti e il Canada.
Il 1° agosto 1975 i 34 Stati firmano l’Atto finale di Helsinki, documento che annotava tutti gli impegni politici presi allo scopo di rafforzare la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Tre i grandi settori di interesse:
— principi fondamentali e sicurezza;
— cooperazione economica, scientifica, tecnica e ambientale;
— cooperazione umanitaria, informazione, cultura e educazione.
Le conferenze terminavano con l’adozione di un documento che enunciava le misure pratiche necessarie alla cooperazione, misure che gli Stati membri si impegnano, almeno moralmente, ad applicare.
Nel corso della Conferenza di Parigi del 21 novembre 1990, i capi di Stato e di governo hanno firmato la Carta di Parigi (v.), con la quale si è provveduto ad una sorta di istituzionalizzazione della CSCE.
Ciò attraverso:
— la fissazione delle riunioni dei capi di Stato e di governo ogni due anni;
— l’istituzione di un Segretariato permanente con sede a Praga;
— la previsione di incontri annuali dei ministri degli Affari esteri;
— la creazione di un Centro di prevenzione dei conflitti, diretto a favorire l’applicazione dei principi di sicurezza e di cooperazione e ad intervenire in caso di controversie fra gli Stati membri;
— l’instaurazione di un Ufficio di libere elezioni a Varsavia, con il compito di facilitare lo scambio di informazioni;
— l’istituzione di un’Assemblea parlamentare.
Soltanto con il vertice di Budapest del 1994, che ha sancito la trasformazione della CSCE in organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (v. OSCE), si è provveduto alla creazione di una vera e propria struttura istituzionale.