Criteri di convergenza
Criteri di convergenza art. 121 Trattato CE
Complesso di requisiti in materia economica e finanziaria richiesti affinché si potesse procedere alla terza fase dell’unione economica e monetaria (v. UEM) tra gli Stati membri della Comunità europea.
Gli indicatori del rispetto dei criteri di convergenza stabiliti dal protocollo allegato al Trattato di Maastricht sono:
— l’inflazione. Il tasso d’inflazione rilevato in tutti gli Stati membri non può superare di 1,5% quello dei tre Stati membri con il più basso tasso d’inflazione rilevato su base annua;
— le finanze pubbliche. Il disavanzo pubblico, o meglio l’indebitamento netto della pubblica amministrazione non deve essere superiore al 3% del PIL; inoltre il debito netto della Pubblica Amministrazione non deve superare il 60% del PIL;
— i tassi d’interesse. I tassi d’interesse a lungo termine di ciascuno Stato membro non devono essere superiori del 2% rispetto a quelli adottati dai paesi che possono vantare la migliore performance in termini di stabilità dei prezzi;
— la moneta. Nei due anni che precedono la verifica dei criteri di convergenza la moneta nazionale deve aver rispettato il proprio margine di oscillazione nell’ambito dello SME (v.) e, quindi, non deve aver subìto svalutazioni (v.) volontarie.
La verifica del rispetto di criteri di convergenza era affidata all’IME (v.) che nel mese di marzo 1998 ha presentato il suo rapporto conclusivo. Sulla base di tale documento il Consiglio ha deciso quali Stati potevano entrare a far parte sin dall’inizio del club dei paesi che adottano l’euro (v.).
I parametri di Maastricht sulla convergenza
Paesi deficit/pil debito/pil inflazione tassi di
media interesse
1997
Belgio 2,1 122,2 1,4 5,7
Danimarca +0,7 65,1 1,9 6,2
Germania 2,7 61,3 1,4 5,6
Grecia 4,0 108,7 5,2 9,8
Spagna 2,6 68,3 1,8 6,3
Francia 3,0 58,0 1,2 5,5
Irlanda +0,9 66,3 1,2 6,2
Italia 2,7 121,6 1,8 6,7
Lussemburgo +1,7 6,7 1,4 5,6
Paesi Bassi 1,4 72,1 1,8 5,5
Austria 2,5 66,1 1,1 5,6
Portogallo 2,5 62,0 1,8 6,2
Finlandia 0,9 55,8 1,3 5,9
Svezia 0,8 76,6 1,9 6,5
Regno Unito 1,9 53,4 1,8 7,0
Parametro
di Maastricht 3,0 60,0 2,7 7,8
Fonte: Commissione, marzo ’98
Complesso di requisiti in materia economica e finanziaria richiesti affinché si potesse procedere alla terza fase dell’unione economica e monetaria (v. UEM) tra gli Stati membri della Comunità europea.
Gli indicatori del rispetto dei criteri di convergenza stabiliti dal protocollo allegato al Trattato di Maastricht sono:
— l’inflazione. Il tasso d’inflazione rilevato in tutti gli Stati membri non può superare di 1,5% quello dei tre Stati membri con il più basso tasso d’inflazione rilevato su base annua;
— le finanze pubbliche. Il disavanzo pubblico, o meglio l’indebitamento netto della pubblica amministrazione non deve essere superiore al 3% del PIL; inoltre il debito netto della Pubblica Amministrazione non deve superare il 60% del PIL;
— i tassi d’interesse. I tassi d’interesse a lungo termine di ciascuno Stato membro non devono essere superiori del 2% rispetto a quelli adottati dai paesi che possono vantare la migliore performance in termini di stabilità dei prezzi;
— la moneta. Nei due anni che precedono la verifica dei criteri di convergenza la moneta nazionale deve aver rispettato il proprio margine di oscillazione nell’ambito dello SME (v.) e, quindi, non deve aver subìto svalutazioni (v.) volontarie.
La verifica del rispetto di criteri di convergenza era affidata all’IME (v.) che nel mese di marzo 1998 ha presentato il suo rapporto conclusivo. Sulla base di tale documento il Consiglio ha deciso quali Stati potevano entrare a far parte sin dall’inizio del club dei paesi che adottano l’euro (v.).
I parametri di Maastricht sulla convergenza
Paesi deficit/pil debito/pil inflazione tassi di
media interesse
1997
Belgio 2,1 122,2 1,4 5,7
Danimarca +0,7 65,1 1,9 6,2
Germania 2,7 61,3 1,4 5,6
Grecia 4,0 108,7 5,2 9,8
Spagna 2,6 68,3 1,8 6,3
Francia 3,0 58,0 1,2 5,5
Irlanda +0,9 66,3 1,2 6,2
Italia 2,7 121,6 1,8 6,7
Lussemburgo +1,7 6,7 1,4 5,6
Paesi Bassi 1,4 72,1 1,8 5,5
Austria 2,5 66,1 1,1 5,6
Portogallo 2,5 62,0 1,8 6,2
Finlandia 0,9 55,8 1,3 5,9
Svezia 0,8 76,6 1,9 6,5
Regno Unito 1,9 53,4 1,8 7,0
Parametro
di Maastricht 3,0 60,0 2,7 7,8
Fonte: Commissione, marzo ’98