Confermare il ruolo internazionale della ricerca comunitaria

Confermare il ruolo internazionale della ricerca comunitaria Decisione 25 gennaio 1999, n. 171/1999/CE
[internet: www.cordis.lu/inco2/home.html]

Programma comunitario inserito nell’ambito del quinto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (v.).
Adottato per il periodo dal 25 gennaio 1999 al 31 dicembre 2002, il programma si propone di:
— promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica tra imprese, organismi e ricercatori dei paesi terzi e della Comunità;
— diffondere in ambito comunitario informazioni su conoscenze scientifiche e tecnologiche disponibili al di fuori della Comunità;
— rafforzare il ruolo della Comunità sul piano internazionale;
— preparare l’adesione (v.) di nuovi Stati membri, incoraggiandone l’associazione al programma quadro.
Le attività del programma sono classificate a seconda dei paesi cui sono dirette:
— cooperazione con gli Stati in fase di adesione. In linea con quanto previsto dall’Agenda 2000 (v.), il programma si propone di contribuire ad accelerare le riforme delle strutture scientifiche dei paesi dell’Europa centrale e orientale (v. PECO) e di Cipro (v.) e, nell’ambito della strategia di preadesione (v.), aumentare progressivamente il sostegno finanziario della Comunità;
— cooperazione con i nuovi Stati indipendenti dell’ex Unione sovietica e con i PECO che non si trovano in fase di preadesione. Sono realizzati progetti di ricerca congiunta e azioni concertate a favore del sostegno del potenziale di ricerca e sviluppo tecnologico nei settori in cui questi paesi presentano una riconosciuta eccellenza;
— azioni specifiche con i partner mediterranei. Sono privilegiate le azioni relative ad aspetti regionali, quali la gestione integrata delle zone costiere del mediterraneo, la gestione delle acque, delle risorse naturali nel contesto dello sviluppo sostenibile del turismo, la modernizzazione socioeconomica etc.;
— dialogo e cooperazione con i paesi ad economia emergente e paesi terzi industrializzati su problemi di portata mondiale (come ad esempio il cambiamento climatico globale), l’accesso al know how e alle opportunità esistenti in questi paesi nel campo della ricerca ecc.
È previsto, inoltre, un sistema di borse di studio per permettere ai ricercatori originari dei paesi in via di sviluppo (v. PVS), compresi i paesi mediterranei e le economie emergenti, di lavorare presso laboratori europei.
Tutte le attività promosse nel quadro del programma devono essere coordinate con i programmi di assistenza tecnica all’estero della Comunità (v. PHARE; TACIS; MEDA; COST; EUREKA).