Comunitarizzazione

Comunitarizzazione

Con il termine comunitarizzazione si fa riferimento all’assorbimento in ambito comunitario di politiche in settori che prima erano svolte soltanto a livello di cooperazione tra i governi nazionali, con un coinvolgimento marginale delle istituzioni comunitarie. Con il trasferimento sotto l’ombrello comunitario (v. Metodo comunitario) le procedure cambiano radicalmente: in questo caso, infatti, sono ben definite le istituzioni alle quali compete l’approvazione degli atti (in pratica quelle comunitarie), la procedura di adozione degli stessi è compiutamente disciplinata dal Trattato CE, gli atti che possono essere adottati sono previsti dallo stesso trattato e la Corte di Giustizia è competente ad esercitare il proprio controllo giurisdizionale sulle disposizioni emanate. Tutte queste garanzie non sono invece presenti laddove si applicasse il cd. metodo intergovernativo (v.), nell’ambito del quale i governi degli Stati membri sono i soli arbitri delle decisioni assunte.
Con il Trattato di Amsterdam molte politiche condotte nell’ambito della cooperazione in materia di giustizia e affari interni (v. CGAI) sono state comunitarizzate, così come gli Accordi di Schengen (v. Convenzione di Schengen) che addirittura esulavano completamente dal quadro istituzionale dell’Unione.