Comitato Spaak

Comitato Spaak

Istituito durante la Conferenza di Messina del 1° giugno 1955 fra i ministri degli esteri dei paesi membri della CECA (v.), il Comitato presieduto dal ministro degli esteri belga Paul Henry Spaak (v.) aveva il compito di esaminare, perfezionare e trasformare in strumenti concreti le direttive e le idee scaturite dalla conferenza.
In sostanza, a Messina si abbandonò la precedente politica d’integrazione europea per settori (cui restava fedele soltanto la Francia) e si cominciò ad operare in vista della cd. integrazione orizzontale, cioè l’unione economica dell’Europa nel suo insieme da realizzare mediante la creazione di un mercato comune in cui avrebbero avuto libera circolazione i vari fattori della produzione (lavoro, capitali, merci e servizi).
Il 30 maggio 1956 i Ministri degli esteri dei sei paesi membri della CECA si riunirono a Venezia per negoziare la trasformazione del cd. Rapporto Spaak (v.) in veri e propri trattati. Tale rapporto, infatti, già precedentemente approvato dall’Assemblea della Comunità carbo-siderurgica, proponeva l’istituzione di una Comunità Economica Europea (v. CEE) e di una Comunità Europea per l’Energia Atomica (v. CEEA). I negoziati si protrassero fino al febbraio del 1957 (Conferenze di Bruxelles e Parigi) e, finalmente, il 25 marzo dello stesso anno si giunse alla firma a Roma dei trattati istitutivi delle due organizzazioni.