Carta sociale europea
Carta sociale europea
La Carta sociale europea è una convenzione internazionale firmata nell’ambito del >Consiglio d’Europa (v.) e consacrata alla tutela dei diritti economici e sociali.
Sono tutelati, tra gli altri, il diritto al lavoro, all’assistenza sociale e sanitaria, il diritto dei lavoratori emigranti e delle loro famiglie alla protezione e all’assistenza, alcuni diritti sindacali.
Il sistema di controllo previsto nell’ambito della Carta si realizza attraverso l’azione di un Comitato d’esperti affiancato da organi politici: il Comitato sociale governativo, il Comitato dei Ministri, l’Assemblea consultiva. Detta azione consiste, essenzialmente, nell’invio di raccomandazioni da parte del Comitato dei Ministri, aventi per oggetto l’applicazione delle norme della Carta da parte degli Stati contraenti.
È da sottolineare che l’applicazione della Carta sociale europea ha indotto alcuni Stati europei ad introdurre nelle loro legislazioni sociali delle disposizioni più garantiste nei confronti di alcune categorie di lavoratori (donne, bambini, stranieri, immigrati).
Il 3 maggio 1996 è stata firmata una versione aggiornata e coordinata della Carta sociale, nella quale sono inclusi i diritti garantiti nel testo originario del 1961, quelli inseriti dal protocollo del 1988 ed è aggiunta una nuova lista di diritti in campo economico e sociale che ricevono tutela. La versione approvata a Strasburgo nel 1996 è stata ratificata dall’Italia con L. 9 febbraio 1999, n. 30.
Adottata: Torino 18 ottobre 1961
Entrata in vigore: 26 febbraio 1965
Ratificata: L. 3 luglio 1965, n. 929
La Carta sociale europea è una convenzione internazionale firmata nell’ambito del >Consiglio d’Europa (v.) e consacrata alla tutela dei diritti economici e sociali.
Sono tutelati, tra gli altri, il diritto al lavoro, all’assistenza sociale e sanitaria, il diritto dei lavoratori emigranti e delle loro famiglie alla protezione e all’assistenza, alcuni diritti sindacali.
Il sistema di controllo previsto nell’ambito della Carta si realizza attraverso l’azione di un Comitato d’esperti affiancato da organi politici: il Comitato sociale governativo, il Comitato dei Ministri, l’Assemblea consultiva. Detta azione consiste, essenzialmente, nell’invio di raccomandazioni da parte del Comitato dei Ministri, aventi per oggetto l’applicazione delle norme della Carta da parte degli Stati contraenti.
È da sottolineare che l’applicazione della Carta sociale europea ha indotto alcuni Stati europei ad introdurre nelle loro legislazioni sociali delle disposizioni più garantiste nei confronti di alcune categorie di lavoratori (donne, bambini, stranieri, immigrati).
Il 3 maggio 1996 è stata firmata una versione aggiornata e coordinata della Carta sociale, nella quale sono inclusi i diritti garantiti nel testo originario del 1961, quelli inseriti dal protocollo del 1988 ed è aggiunta una nuova lista di diritti in campo economico e sociale che ricevono tutela. La versione approvata a Strasburgo nel 1996 è stata ratificata dall’Italia con L. 9 febbraio 1999, n. 30.
Adottata: Torino 18 ottobre 1961
Entrata in vigore: 26 febbraio 1965
Ratificata: L. 3 luglio 1965, n. 929