Asia-Urbs
Asia-Urbs
[internet: www.asia-urbs.com]
Iniziativa avviata dalla Commissione nel 1995, il cui obiettivo è contribuire allo sviluppo socio-economico dell’Asia.
Gli obiettivi principali di Asia-Urbs riguardano la cooperazione tra le città, le regioni e le autorità locali ed europee per migliorare la gestione urbana, sia dal punto di vista istituzionale che delle iniziative di pianificazione urbanistica; per incentivare la partecipazione delle donne, in particolare, ma anche di tutti i cittadini, alle attività locali; per risanare e conservare un efficiente servizio di gestione delle acque e dei rifiuti; per realizzare infrastrutture sociali e urbane.
I destinatari dei finanziamenti comunitari sono le amministrazioni locali (comuni, città, province, consigli comunali, regionali etc.) sia degli Stati membri dell’Unione che dei paesi asiatici: Bangladesh, Buthan, Brunei, Cambogia, India, Indonesia, Laos, Malaysia, Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Singapore, Sri Lanka, Thailandia e Vietnam.
Il contributo finanziario della Comunità, che dà priorità ai progetti volti allo sviluppo del processo di democrazia locale e di integrazione sociale, si sostanzia in aiuti differenti a seconda delle tipologie di iniziative: se queste ultime sono corredate da uno studio, il contributo comunitario non potrà superare il 65% del costo dello studio, con un massimale di 15.000 euro; se i progetti non sono corredati da uno studio, il contributo sarà del 65% del costo totale del progetto, con un massimale pari a 500.000 euro.
[internet: www.asia-urbs.com]
Iniziativa avviata dalla Commissione nel 1995, il cui obiettivo è contribuire allo sviluppo socio-economico dell’Asia.
Gli obiettivi principali di Asia-Urbs riguardano la cooperazione tra le città, le regioni e le autorità locali ed europee per migliorare la gestione urbana, sia dal punto di vista istituzionale che delle iniziative di pianificazione urbanistica; per incentivare la partecipazione delle donne, in particolare, ma anche di tutti i cittadini, alle attività locali; per risanare e conservare un efficiente servizio di gestione delle acque e dei rifiuti; per realizzare infrastrutture sociali e urbane.
I destinatari dei finanziamenti comunitari sono le amministrazioni locali (comuni, città, province, consigli comunali, regionali etc.) sia degli Stati membri dell’Unione che dei paesi asiatici: Bangladesh, Buthan, Brunei, Cambogia, India, Indonesia, Laos, Malaysia, Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Singapore, Sri Lanka, Thailandia e Vietnam.
Il contributo finanziario della Comunità, che dà priorità ai progetti volti allo sviluppo del processo di democrazia locale e di integrazione sociale, si sostanzia in aiuti differenti a seconda delle tipologie di iniziative: se queste ultime sono corredate da uno studio, il contributo comunitario non potrà superare il 65% del costo dello studio, con un massimale di 15.000 euro; se i progetti non sono corredati da uno studio, il contributo sarà del 65% del costo totale del progetto, con un massimale pari a 500.000 euro.
